Il dramma del lavoro “in sospeso”
Imprenditori candelesi che hanno chiuso le loro attività sperano nella ripresa
Il dramma del lavoro “in sospeso”.
Artigiani, piccole e medie aziende stanno pagando un prezzo altissimo a questa pandemia. C’è chi invoca di poter lavorare il prima possibile per “riprendere il giro” e per chi invece la stagione è già persa e addirittura spera di recuperare nel 2021.
Per forza e per scelta
Luca Munaro è titolare della ditta artigianale “Munaro Tende”: «La mia è una piccola azienda artigianale oggi sono fermo, per la nostra categoria è dura. Sono chiuso ma è stata anche una mia scelta personale, per me stesso, la mia famiglia, ma anche per i miei clienti. Durante il lavoro ogni giorno entro in 3 o 4 case diverse, con la probabilità di diventare inconsapevolmente "untore" per i clienti. Per questo ho fatto la scelta, consapevole, di chiudere sin da subito».
Un anno perso dice Munaro: «Non sarà poi facile riprendersi, il periodo di maggior lavoro per me è proprio questo, da febbraio a luglio, quest’anno è completamente perso, quindi ora penso a come riorganizzarmi per il prossimo anno. Oggi la gente poi ha anche paura e non spende, oltre al fatto che i fornitori non consegnano il materiale».
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