Il Coordinamento Biella antifascista rimbecca Delmastro
Arriva la critica dell'associazione nei confronti dell'onorevole biellese.
Rimane nel centro della bufera l'onorevole Andrea Delmastro Delle Vedove che, dopo le rivelazioni in aula del collega Giovanni Donzelli sul caso Cospito (l'anarchico attualmente detenuto nel carcere milanese di Opera e in sciopero della fame da oltre 100 giorni), ora deve parare i colpi provenienti da più parti: l'indagine interna avviata dal ministro Carlo Nordio prima, il comunicato della segreteria provinciale del Partito Democratico biellese in cui è paragonato a Giano Bifronte poi e, ora, il Coordinamento di Biella Antifascista che lo accusa di tergiversare anziché risolvere i problemi reali del carcere di Biella.
Una situazione drammatica durata troppo a lungo
«Le chiacchiere sono a zero - commenta Luca Giacone del Coordinamento Biella antifascista - la situazione del carcere di Biella è drammatica da tempo. Non solo perché non ha un direttore a tempo pieno, ma perché il carcere è stato travolto da comportamenti truffaldini o omertosi del personale durante il Covid. Il Governo, né prima né ora, non ha saputo intervenire in modo utile su questa faccenda».
Le criticità emerse
«Dalla sospensione delle attività di rinserimento dei detenuti - continua Giacone - agli ostacoli che incontrano nell’accedere ai servizi a cui hanno diritto: sono questi i segnali che evidenziano non tanto le carenze occasionali quanto le strutturali deficienze del sistema. L’onorevole può tergiversare, ma noi ci preoccupiamo per la situazione in cui versa il carcere di Biella che non verrà risolta distribuendo strumenti offensivi al personale di sorveglianza».
I suggerimenti del Coordinamento Biella antifascista
«Occorre riparare il riscaldamento - suggerisce Giacone - togliere le muffe, riparare le docce, permettere ai detenuti di accedere alle visite mediche e al telefono, far funzionare la biblioteca, e molto altro ancora. Sarebbero queste le scelte per un buon inizio».