aiuto alla popolazione

Il biellese Marco Perini, manager di Avsi, in prima linea tra le macerie di Beirut

"Abbiamo già aperto una decina di cantieri grazie alla generosità degli italiani: raccolti oltre 130mila euro"

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In prima linea nel portare aiuto alla popolazione libanese segnata dalla devastante esposione di due settimane al porto di Beirut c'è un biellese, Marco Perini, ex giornalista di Biella, originario di Brusnengo, Regional Manager di Avsi, una delle associazioni non profit di cooperazione internazionale più attive in Africa e Medio Oriente in particolare.

L'esplosione avvenuto al porto ha causato oltre 150 morti, 5mila feriti, 300mila sfollati, migliaia di abitazioni e negozi sventrati in una paese sull'orlo del baratro per una crisi economica senza precedenti.

“Con l’aiuto degli italiani, che amano il Libano da sempre, speriamo di poter fare qualcosa di utile” aveva dichiarato Marco Perini,  poche ore dopo l’esplosione che il 4 agosto ha distrutto migliaia di case nella capitale del Libano. E in pochi giorni sono stati già raccolti 130mila euro ha detto lo stesso Perini - da anni tra i principali attori della cooperazione  in medio oriente -  due giorni fa nel corso di una diretta facebook da uno dei quartieri più colpiti dall'esplosione e addirittura dallo spostamento d'aria.

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“Le nostre equipe si sono recate nei quartieri di Beirut di Geitawi, Bourj Hammoud e Achrafieh e hanno individuato le prime persone da aiutare: anziani, donne vedove e famiglie bisognose a cui la furia dell’onda d’urto causata dall’esplosione ha sradicato porte e finestre - precisa una nota della Fondazione Avsi - nelle stesse ore in Italia sui nostri canali e sulla stampa abbiamo lanciato la campagna #LoveBeirut. Centinaia di persone hanno risposto senza esitazione: in due giorni abbiamo raccolto 50mila euro e sono stati trasferiti subito in Libano”.

“Abbiamo contattato imprese locali, fatto i preventivi e l'11 agosto sono stati aperti i primi 10 cantieri: una risposta concreta e velocissima a persone che non avevano i mezzi per farlo e che da martedì scorso vivono in una situazione di disagio estremo”.

La video diretta di Marco Perini sul primo cantiere di Avsi a Beirut

Uno di questi interventi Perini l'ha raccontato con una video diretta durante la riparazione del negozio di una signora, Ashem, primo di una decina di cantieri già attivati. "Durante l'esplosione la figlia di questa signora che ha problemi e non si poteva muovere è stata colpita da un vetro. Quando l'abbiamo incontrata quattro o cinque giorni fa - racconta Perini - era emozionata, non voleva crederci: "Ma veramente voi volete aiutarmi senza chiederci niente?" ci ripeteva. E noi gi abbiamo detto si, grazie alla generosità di tante famiglie italiane".

 

La signora Ashem, la prima commerciante aiutata dall'Avs a Beirut durante il video

Ad oggi “le donazioni hanno raggiunto 130mila euro, ma non ci fermiamo, anzi rilanciamo il nostro appello e proseguiamo le attività - aggiunge il manager biellese di Avsi -  Nei prossimi giorni altri 40 cantieri verranno aperti e stiamo progettando un intervento per riattivare i piccoli e piccolissimi negozi di quartiere distrutti: normalmente sono di una o due stanze, vengono gestiti da persone anziane a cui è stata levata l’unica fonte di reddito.

"Come lavoriamo? - spiega Perini - attraverso le segnalazioni delle Equipe sociali che girano casa per casa, verificano i danni e le vulnerabilità delle famiglie. Tenete conto che in Libano la pensione non esiste. A quel punto parte un'equipe tecnica, che constata il danno, poi si fanno i preventivi, approvati dani nostri uffici, facciamo contratti con imprese libanesi e si fanno i lavori. Non nascondo la grandissima soddisfazione nel trasmettere queste immagini".

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Gli operai al lavoro sul primo cantiere aperto grazie agli aiuti degli italiani

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