i 4,3 miliardi

I sindaci: «Nessuna risorsa aggiuntiva dallo Stato, quei soldi erano già nostri»

Le repliche a Conte. E 3 Comuni sono in “debito”

I sindaci: «Nessuna risorsa aggiuntiva dallo Stato, quei soldi erano già nostri»
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I sindaci: «Nessuna risorsa aggiuntiva dallo Stato, quei soldi erano già nostri».

Dopo l'annuncio del premier

L’annuncio del premier Giuseppe Conte, dato sabato sera in diretta, sugli aiuti ai Comuni italiani per la gestione dell’emergenza coronavirus non ha convinto la maggior parte dei primi cittadini. Perché i 4,3 miliardi promessi, non sono altro che un anticipo di quanto lo Stato avrebbe dovuto versare nelle casse degli enti locali a maggio. «Attenzione - spiega l’assessore al bilancio del Comune di Biella Silvio Tosi - a dire che la nostra città avrà 1,3 milioni da spendere per l’emergenza. Quei soldi sono già a bilancio per coprire i servizi. In pratica ci erano già dovuti, sono solo stati anticipati. Quindi prima di spendere dovremo fare i conti euro per euro, per non essere in difficoltà nei mesi che verranno». In pratica il Governo non ha fatto altro che sbloccare, per i Comuni biellesi, poco più di 18,2 milioni di euro del fondo di solidarietà che, invece di entrare in cassa a maggio arriveranno subito. «Ma non sono risorse aggiuntive - sottolinea il sindaco di Andorno Davide Crovella - e questo deve essere ben chiaro a tutti i cittadini».

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