I richiedenti asilo lasciano l'ex scuola di via Coda a Chiavazza

I richiedenti asilo lasciano l'ex scuola di via Coda a Chiavazza
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BIELLA - Si è completato lunedì 6 luglio il trasferimento dei circa trenta richiedenti asilo ospitati dall'ex scuola di via Coda a Chiavazza in altre strutture della provincia. La Prefettura lo ha comunicato al Comune di Biella, proprio alla scadenza dei sessanta giorni di concessione della struttura, così come deliberato dalla giunta a maggio. «Abbiamo detto fin da subito» dice il sindaco Marco Cavicchioli «che si trattava di una situazione di emergenza, dato che lo stabile non è adatto all'accoglienza di persone e, per esempio, il fatto che le docce siano all'esterno non consente l'utilizzo oltre la bella stagione. Ringrazio il viceprefetto Patrizia Bianchetto per il suo lavoro e per aver rispettato i termini. E ringrazio gli abitanti di Chiavazza per aver mostrato pazienza, disponibilità e in molti casi anche generosità in queste settimane». Su richiesta della Prefettura, la scuola di via Coda resterà comunque attrezzata per l'accoglienza, nel caso si rendesse necessario trovare posti per altre situazioni di emergenza, da qui al 30 settembre.

v.s. 

BIELLA - Si è completato lunedì 6 luglio il trasferimento dei circa trenta richiedenti asilo ospitati dall'ex scuola di via Coda a Chiavazza in altre strutture della provincia. La Prefettura lo ha comunicato al Comune di Biella, proprio alla scadenza dei sessanta giorni di concessione della struttura, così come deliberato dalla giunta a maggio. «Abbiamo detto fin da subito» dice il sindaco Marco Cavicchioli «che si trattava di una situazione di emergenza, dato che lo stabile non è adatto all'accoglienza di persone e, per esempio, il fatto che le docce siano all'esterno non consente l'utilizzo oltre la bella stagione. Ringrazio il viceprefetto Patrizia Bianchetto per il suo lavoro e per aver rispettato i termini. E ringrazio gli abitanti di Chiavazza per aver mostrato pazienza, disponibilità e in molti casi anche generosità in queste settimane». Su richiesta della Prefettura, la scuola di via Coda resterà comunque attrezzata per l'accoglienza, nel caso si rendesse necessario trovare posti per altre situazioni di emergenza, da qui al 30 settembre.

v.s. 

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