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EMERGENZA SANITARIA
I medici di Biella contro i negazionisti: "Sapere è doloroso, negare più comodo"
L'Ordine esprime vicinanza a tutti i professionisti in questo momento di pressione sulla sanità italiana.
Sta facendo il giro dei social la lettera dell'Ordine dei Medici di Biella, contro posizioni negazioniste circa il Covid-19.
La lettera
La lettera, in queste ore, è stata diffusa da diversi internauti, compreso il dottor Bernardino Debernardi, geriatra e primario emerito dell'Ospedale di Biella. Ecco il contenuto che viene postato, firmato dal presidente dell'Ordine dei Medici di Biella, Franco Ferrero:
"Chi nega si protegge dalla verità; informarsi e sapere è sempre doloroso, è meglio negare è più comodo.Il Covid-19 è una guerra subdola e come ogni guerra ha lasciato lutti, disperazione, vite da ricostruire, ma anche l’impegno a fare tesoro delle esperienze vissute e della forza di essere comunità per salvaguardare e migliorare il proprio territorio.Da qui vorremmo continuare per una Sanità pubblica e un territorio di eccellenza, lontani e distanti dai negazionisti e dalle loro provocazioni, incoraggiati solo da coloro che hanno compreso e sostenuto il grande sforzo e l’immenso lavoro svolto dai sanitari.L’Ordine dei Medici di Biella esprime la vicinanza ai Colleghi Ospedalieri Medici, Infermieri e personale sanitario che reggono sulle loro spalle il servizio Sanitario Nazionale, scontando le carenze organizzative e le inefficienze con grande abnegazione e spirito di sacrificio.La politica negli anni ha considerato la sanità e l’istruzione come terreni di risparmio e non come qualcosa su cui investire e programmare.Siano vicini ai medici di famiglia e ai pediatri di libera scelta che affrontano nuove sfide cliniche operando in situazioni critiche e imprevedibili. La pandemia ha dimostrato quanto sia importante il loro ruolo sia nella propria funzione di prevenzione e cura, ma soprattutto nella sorveglianza e profonda conoscenza dei propri pazienti.Siamo vicini alle Unità Speciali di Continuità Assistenziale (USCA) che hanno gestito ,supportando i medici del territorio, i pazienti a domicilio.Siamo vicini ai Colleghi Liberi Professionisti e Direttori Sanitari delle strutture private che si sono confrontati con la pandemia dando il loro insostituibile contributo, rispondendo senza indugio all’emergenza.Siamo vicini ai Colleghi Dentisti ai quali nella prima fase e’ stata imposta la apertura degli studi limitatamente alle urgenze, ma che nella seconda fase hanno saputo adattarsi a rigidi protocolli per non venire meno alla risposta che andava data alle cure odontoiatriche dei pazienti.Siamo lontani da chi parla di dittatura sanitaria, mescolando diritti civili e libertà individuali e che invece di combattere il nemico con inevitabili sacrifici, più semplicemente dice che quel nemico “non esiste”. Il Presidente dr.Franco Ferrero".