Il caso

I creatori di Che fatica la vita da bomber contro la t-shirt di Azzolina: “Ma come? È un fake!”

I biellesi che detengono il marchio lamentano la fatica di difendersi dalle contraffazioni.

I creatori di Che fatica la vita da bomber contro la t-shirt di Azzolina: “Ma come? È un fake!”
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“Che fatica la vita da Ministra”, la maglietta sfoggiata dalla Ministra Azzolina ieri a Biella finisce nella bufera.

Questione di diritti

Questione di diritti. La frase riprendere infatti il motto di successo coniato dai biellesi del marchio Che fatica la vita da bomber.

Proprio loro hanno diffuso sui social il disappunto: la t-shirt, regalata da una giovane studentessa alla Ministra, non sarebbe infatti originale. Da qui, la presa di posizione dei detentori del marchio, che lamentano:

“Ma come? Ma come? Sono anni che spendiamo un sacco di soldi per combattere e difendere il nostro marchio contro il fake, soldi, tanti, spesi per cercare di difenderci da balordi che copiavano in maniera sleale il marchio da noi inventato e regolarmente registrato!

C’è una denuncia in atto alla guardia di finanza che con orgoglio svolge in maniera maniacale il proprio lavoro, ci arrivano quotidianamente sequestri di cover e t-shirt contraffatte come questa, l’Italia in questo non ti aiuta, anzi ti mette alle corde... è bellissimo vedere che in casa nostra a Biella un dipendente dello Stato, un Ministro, si faccia fotografare con quello che tutti i giorni in giro per l’Italia la Finanza sequestra nelle bancarelle di chi continua a produrre e guadagnare sulle nostre spalle!!! E non esiste la scusa non sapevo... non è ammessa ignoranza, non è ammesso che quella maglietta sicuramente è stata stampata a Biella, a casa MIA!!! Non è una lamentela inutile perché noi con questo marchio ci campiamo e diamo da vivere a diverse famiglie... non che la cosa consoli... ma almeno Salvini la maglietta oltre averla comprata è ORIGINALE!!! W l’Italia!”

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