Guadagna 160mila euro, si spaccia per disoccupato

Guadagna 160mila euro, si spaccia per disoccupato
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Ha un reddito di circa 160mila euro all’anno eppure dichiarava di essere sotto la soglia di poverta? per non pagare i ticket sanitari. E’ uno dei 31 “furbetti” scoperti e sanzionati in modo pesante dalla Guardia di finanza in quanto si erano per lo piu? spacciati per disoccupati con reddito familiare inferiore agli 8.200 euro all’anno (soglia che sale a 11.362 euro in presenza del coniuge e di ulteriori 516 euro per ogni figlio a carico).

In una prima tranche dell’attivita? condotta dal Nucleo speciale spesa pubblica e repressioni frodi comunitarie delle Fiamme gialle, sono state approfondite le posizioni di trenta soggetti che hanno presentato richiesta di accesso al beneficio per gli anni dal 2011 al 2013. E ben 26 soggetti, sia italiani sia stranieri, avrebbero ottenuto in modo illecito un vantaggio economico per complessivi 18mila euro. L’opportuno approfondimento operativo dei finanzieri, ha portato alla luce casi di persone che con false autocertificazioni dichiaravano di aver diritto all’esenzione pur avendo un reddito superiore alla soglia minima. Oppure, peggio ancora, certificavano false attestazioni di disoccupazione per usufruire di esenzioni dal ticket per prestazioni sanitarie ed esami strumentali talvolta molto costosi.

V. Ca. 
Leggi di più sull'Eco di Biella di sabato 13 maggio 2017 

 

Ha un reddito di circa 160mila euro all’anno eppure dichiarava di essere sotto la soglia di poverta? per non pagare i ticket sanitari. E’ uno dei 31 “furbetti” scoperti e sanzionati in modo pesante dalla Guardia di finanza in quanto si erano per lo piu? spacciati per disoccupati con reddito familiare inferiore agli 8.200 euro all’anno (soglia che sale a 11.362 euro in presenza del coniuge e di ulteriori 516 euro per ogni figlio a carico).

In una prima tranche dell’attivita? condotta dal Nucleo speciale spesa pubblica e repressioni frodi comunitarie delle Fiamme gialle, sono state approfondite le posizioni di trenta soggetti che hanno presentato richiesta di accesso al beneficio per gli anni dal 2011 al 2013. E ben 26 soggetti, sia italiani sia stranieri, avrebbero ottenuto in modo illecito un vantaggio economico per complessivi 18mila euro. L’opportuno approfondimento operativo dei finanzieri, ha portato alla luce casi di persone che con false autocertificazioni dichiaravano di aver diritto all’esenzione pur avendo un reddito superiore alla soglia minima. Oppure, peggio ancora, certificavano false attestazioni di disoccupazione per usufruire di esenzioni dal ticket per prestazioni sanitarie ed esami strumentali talvolta molto costosi.

V. Ca. 
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