Gli orchi erano mamma e papà

Gli orchi erano mamma e papà
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In casa una ragazzina cerca amore, quantomeno un po’ d’affetto. Cerca un rifugio, un baluardo in grado di proteggerla in caso di difficoltà. Tra quelle mura, invece, Anna - il nome è di fantasia per tutelare una ragazzina minorenne che ha tanto sofferto - aveva trovato l’inferno. Ogni giorno erano botte, insulti mortificanti, minacce, «così da cagionare - scrive il pubblico ministero - sofferenze fisiche e psicologiche, tali da rendere abitualmente dolorosa, mortificante, penosa e intollerabile la convivenza familiare...».

Gli orchi erano papà e mamma. Sarebbero stati loro, sulla cinquantina lui e di una decina di anni in meno lei, a causare un così forte disagio nella loro figlia per colpa dell’indifferenza che la circondava, al punto da farle compiere atti di autolesionismo, in tal modo - scrive ancora il magistrato che ha preso in mano l’indagine - «incidendo in modo irrimediabile sullo sviluppo psicofisico della stessa figlia minore, cagionandole sofferenze e condizioni di vita intollerabili».

Anna è stata portata via d’urgenza, lontano da quella casa e da quella famiglia, su ordine del Questore Salvatore Perrone.

V. Ca.

Leggi di più sull’Eco di Biella di sabato 10 dicembre 2016 


In casa una ragazzina cerca amore, quantomeno un po’ d’affetto. Cerca un rifugio, un baluardo in grado di proteggerla in caso di difficoltà. Tra quelle mura, invece, Anna - il nome è di fantasia per tutelare una ragazzina minorenne che ha tanto sofferto - aveva trovato l’inferno. Ogni giorno erano botte, insulti mortificanti, minacce, «così da cagionare - scrive il pubblico ministero - sofferenze fisiche e psicologiche, tali da rendere abitualmente dolorosa, mortificante, penosa e intollerabile la convivenza familiare...».

Gli orchi erano papà e mamma. Sarebbero stati loro, sulla cinquantina lui e di una decina di anni in meno lei, a causare un così forte disagio nella loro figlia per colpa dell’indifferenza che la circondava, al punto da farle compiere atti di autolesionismo, in tal modo - scrive ancora il magistrato che ha preso in mano l’indagine - «incidendo in modo irrimediabile sullo sviluppo psicofisico della stessa figlia minore, cagionandole sofferenze e condizioni di vita intollerabili».

Anna è stata portata via d’urgenza, lontano da quella casa e da quella famiglia, su ordine del Questore Salvatore Perrone.

V. Ca.

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