«Giù le mani dal nostro ospedale»

I sindacati di Cgil e Uil difendono il personale: «Imbarazzanti i silenzi della politica».

«Giù le mani dal nostro ospedale»
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«Giù le mani dal nostro ospedale».

Il caso di urologia, che ha coinvolto tra gli altri il primario Stefano Zaramella, sta scuotendo il mondo della sanità biellese. Prima le dimissioni dell’urologo Mauro Silvani, una delle figure di riferimento del reparto. Poi le intercettazioni telefoniche emerse in questi giorni, che coinvolgono l’ormai ex direttore generale dell’Asl di Biella, Gianni Bonelli, registrato mentre non parla in modo del tutto positivo dell’ospedale di Biella. Bonelli ha poi commentato quelle frasi dicendo di non aver mai voluto intralciare il lavoro dell’autorità giudiziaria, ma le reazioni non si sono comunque fatte attendere.

Le rappresentanze sindacali

Sul tema sono intervenute anche le rappresentanze sindacali della Cgil e della Uil. «In merito a quanto emerso dalle intercettazioni pubblicate dalla stampa locale - si legge nel documento -, a carico dell'ex direttore generale le Rsu della lista Fp Cgil e della lista Uil Fpl facendo proprie le riflessioni di tutti i colleghi, vogliono esprimere il proprio rammarico nell'apprendere i giudizi negativi espressi dal dottor Bonelli quali “l'Ospedale fa schifo” e altro, poiché sono un affronto al lavoro svolto da tutto il personale dell'ospedale di Biella in questi anni difficili, caratterizzati dal blocco delle assunzioni e da una Regione Piemonte in piano di rientro».

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