Genitori 'No Dad': "Raccolte 4.190 firme, ma la Regione non ci risponde"
Continua la protesta dei genitori biellesi che chiedono adesso lo stop alla didattica a distanza anche per le superiori.
La protesta dei genitori biellesi che chiedono adesso lo stop alla didattica a distanza anche per le superiori continua.
La lettera
Ecco quanto scrivono dopo la petizione che ha portato alla raccolta nel Biellese di 4.190 firme.
"A una settimana dall’invio della lettera in cui esponevamo le problematiche generate da un eccessivo ricorso alla Didattica a Distanza e chiedevamo alla Regione di adottare misure che consentissero il ritorno a una scuola il più possibile in presenza, rendiamo conto dei risultati ottenuti alle 4.190 persone che hanno manifestato la loro adesione.
Ebbene, a più di una settimana dall’invio di questa lettera e soprattutto delle 4.190 firme raccolte in un tempo brevissimo, dalla Regione non abbiamo ricevuto nessun riscontro ufficiale.Di fronte a un sostegno così forte e a un disagio così evidente, la Regione si è limitata a certificare l’avvenuta ricezione della lettera. Non ha replicato il Presidente, on. Alberto Cirio. Non ha replicato l’assessore all’Istruzione, on. Elena Chiorino. Non lo ha fatto neppure l’assessore Chiara Caucino, che pure nei giorni precedenti, una volta resa pubblica la lettera dai mezzi di comunicazione, aveva manifestato il suo sincero sostegno alle famiglie che stavano manifestando il loro disagio, e avevano espresso indignazione per le continue chiusure delle scuole.
Nessuno ha risposto a noi direttamente né alle famiglie biellesi, che così numerose hanno condiviso la frustrazione per la situazione delle scuole".
Il rientro per i più piccoli non basta
"Ora - si legge nella lettera - i nuovi provvedimenti favoriscono il rientro in presenza a scuola: i più piccoli possono frequentare le loro classi anche in zona rossa, mentre gli altri dovranno attendere la zona arancione o gialla.
Di questo noi siamo lieti, anche se l’obiettivo del rientro in presenza è stato raggiunto solo parzialmente. Ma chiediamo ancora alla Regione di dimostrarci la sua presenza e il suo supporto, chiarendo che cosa è stato fatto e che cosa si farà per garantire il rientro a scuola di tutti, in sicurezza e con continuità, non appena possibile e senza ulteriori restrizioni. Perché i bambini, i ragazzi, la scuola sono valori universali e preziosi per tutti ed è dovere di tutti difenderli".