Gatto ucciso con il pallino di una carabina

Gatto ucciso con il pallino di una carabina
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MASSAZZA - Nessun proiettile calibro 22 esploso da chissa? mai quale esperto cecchino da distanze siderali, tipo Chris Kyle, il micidiale tiratore scelto dei Navy Seal soprannominato “Leggenda” nella realta? e nel film “American Sniper” diretto da grande Clint Eastwood, bensi? un semplice pallino sparato dal solito imbecille con una carabina ad aria compressa.
E’ stato colpito con quello, con un pallino calibro 4,5 dalle classiche dimensioni e fatte di quelli che si utilizzano con le armi definite “pneumatiche” e non da fuoco, il gatto bianco chiamato Dybala che la sua padrona, che abita a Massazza, non e? riuscita a salvare nonostante lo abbia portato il piu? in fretta possibile da un veterinario.
Erano purtroppo passati troppi giorni dal ferimento e dal ritorno a casa del micio soriano dal pelo candido e la ferita, comunque profonda, che aveva pare provocato la frattura di una zampa del gatto, si era infettata in modo sempre piu? grave. Dybala e? stato cosi? soppresso.
E’ stata la stessa padrona del micio a raccogliere il pallino (ne vengono venduti a prezzi irrisori su Internet anche con la punta) trovato conficcato dal veterinario nella zampa dell’animale durante l’intervento che si e? poi rivelato inutile, a inserirlo in un barattolo di vetro e a consegnarlo alla Polizia di Stato direttamente in Questura a Biella, chiedendo di fare qualunque cosa per riuscire a risalire a chi avesse sparato al suo caro amico animale.
Non sara? semplice risolvere il caso anche perche? non e? stato appurato con certezza dove e quando il gatto e? stato colpito e ferito a morte. In zona, i possessori di carabine ad aria compressa che hanno denunciato l’arma alle autorita? nel corso degli anni come prescrive la legge, sarebbero parecchi. Le carabine ad aria compressa, inoltre, possono anche essere modificate per aumentarne la potenza di tiro. Accertamenti di rito potrebbero comunque essere effettuati. Dopotutto l’ipotesi di reato di “uccisione di animali” prevede pene da quattro mesi a due anni di reclusione.

V.Ca. 

MASSAZZA - Nessun proiettile calibro 22 esploso da chissa? mai quale esperto cecchino da distanze siderali, tipo Chris Kyle, il micidiale tiratore scelto dei Navy Seal soprannominato “Leggenda” nella realta? e nel film “American Sniper” diretto da grande Clint Eastwood, bensi? un semplice pallino sparato dal solito imbecille con una carabina ad aria compressa.
E’ stato colpito con quello, con un pallino calibro 4,5 dalle classiche dimensioni e fatte di quelli che si utilizzano con le armi definite “pneumatiche” e non da fuoco, il gatto bianco chiamato Dybala che la sua padrona, che abita a Massazza, non e? riuscita a salvare nonostante lo abbia portato il piu? in fretta possibile da un veterinario.
Erano purtroppo passati troppi giorni dal ferimento e dal ritorno a casa del micio soriano dal pelo candido e la ferita, comunque profonda, che aveva pare provocato la frattura di una zampa del gatto, si era infettata in modo sempre piu? grave. Dybala e? stato cosi? soppresso.
E’ stata la stessa padrona del micio a raccogliere il pallino (ne vengono venduti a prezzi irrisori su Internet anche con la punta) trovato conficcato dal veterinario nella zampa dell’animale durante l’intervento che si e? poi rivelato inutile, a inserirlo in un barattolo di vetro e a consegnarlo alla Polizia di Stato direttamente in Questura a Biella, chiedendo di fare qualunque cosa per riuscire a risalire a chi avesse sparato al suo caro amico animale.
Non sara? semplice risolvere il caso anche perche? non e? stato appurato con certezza dove e quando il gatto e? stato colpito e ferito a morte. In zona, i possessori di carabine ad aria compressa che hanno denunciato l’arma alle autorita? nel corso degli anni come prescrive la legge, sarebbero parecchi. Le carabine ad aria compressa, inoltre, possono anche essere modificate per aumentarne la potenza di tiro. Accertamenti di rito potrebbero comunque essere effettuati. Dopotutto l’ipotesi di reato di “uccisione di animali” prevede pene da quattro mesi a due anni di reclusione.

V.Ca. 

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