Furti e ricatti al parroco: due arrestati
Giovani di Cavaglià accusati d’aver estorto dei soldi al sacerdote dopo averlo derubato
Furti e ricatti al parroco: due arrestati
Prima sono stati sorpresi in flagranza mentre cercavano di vendere un impianto acustico rubato da una festa di paese e poi messo in vendita su internet poche ore dopo. Erano in un bar di Cavaglià. A sorprenderli erano stati i Carabinieri in borghese che si erano finti clienti e passanti proprio nel momento in cui le casse acustiche stavano passando di mano. Subito liberati con il solo obbligo di firma, il giorno dopo sono stati colpiti da un ordine di custodia cautelare firmato dal giudice per le accuse di furto e di estorsione nei confronti del parroco del paese a cui avrebbero estorto in più occasioni del denaro.
Finiti nei guai
Nei guai sono finiti due giovani che abitano a Cavaglià e che da qualche tempo erano tenuti d’occhio dai Carabinieri. Si tratta di Alessandro B., 21 anni, e di Manuel P., 29 anni. Sono difesi dall’avvocato Federico Fantoni e stamattina verranno interrogati dal giudice. Non è pertanto chiaro se decideranno di collaborare oppure di avvalersi della facoltà di non rispondere. Per il momento devono solo rispettare l’obbligo di firma ogni giorno nella caserma dei Carabinieri e rimanere ben distanti dal parroco del paese.