Forze dell’ordine a presidiare la movida

Forze dell’ordine a presidiare la movida
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VIVERONE - E’ una pattuglia di carabinieri o di altre forze dell’ordine, composta da tre militari o agenti, a garantire la sicurezza della “movida” sul lungolago di Viverone.
D’altra parte la serata del mercoledi?, sul lungolago, negli ultimi tempi e? diventata un “must”, un ritrovo per migliaia di giovani e giovanissimi che vogliono divertirsi in compagnia. Permettere loro di farlo in tutta serenita?, senza che qualche (isolato) ubriaco possa guastare loro la festa, era diventato quasi un “dovere” per il sindaco, Renzo Carisio.
«La Prefettura ha capito le mie esigenze ed e? venuta incontro alle mie richieste. In particolare, avevo rimarcato la necessita? di prolungare la sorveglianza fino a un’ora dopo la chiusura dei locali, perche? quello e? il momento piu? delicato», spiega il sindaco.
Dal 27 luglio scorso, dunque, per tutti i mercoledi? della “movida”, le pattuglie stazionano sul posto a partire dalle 21, prolungando il servizio di un’ora: fino alle 3 del mattino, anziche? le 2.
Bottigliette di birra vuote abbandonate sulla passeggiata o in acqua sono la testimonianza della notte di divertimento e, in alcuni casi, di ebbrezza, che si e? appena consumata nei pressi di quel tratto di lago. «E’ cosi? tutti i giovedi? mattina - dice Carisio -, nonostante i locali del lungolago non vendano bevande in bottiglie di vetro. E’ un classico: i ragazzi se le portano da casa...».
Al vetro, ora, si aggiunge anche il porfido: «Nella zona della passeggiata in cui si trovano i pini marittimi, dove la pavimentazione andava rifatta, gli addetti alla manutenzione - racconta il primo cittadino - avevano segnalato la “sparizione” di qualche cubetto (ritrovato poi nel lago). Per consentire la realizzazione dei lavori,
recentemente avevamo provveduto ad acquistarne altri. E alcuni di essi sono nuovamente stati gettati in acqua. Sia chiaro, non intendo affatto generalizzare: dico soltanto che a volte bastano sei o sette ragazzi ubriachi per arrivare a questi risultati».

«La presenza dei carabinieri o degli agenti di polizia - conclude il sindaco - puo? disincentivare simili comportamenti incivili e, soprattutto, mira a garantire l’ordine e la sicurezza, scoraggiando i malintenzionati. Le forze dell’ordine, infatti, a differenza dei vigili urbani, che sono disarmati, hanno la preparazione e l’equipaggiamento adatti per intervenire in caso di necessita?».
Lara Bertolazzi 

VIVERONE - E’ una pattuglia di carabinieri o di altre forze dell’ordine, composta da tre militari o agenti, a garantire la sicurezza della “movida” sul lungolago di Viverone.
D’altra parte la serata del mercoledi?, sul lungolago, negli ultimi tempi e? diventata un “must”, un ritrovo per migliaia di giovani e giovanissimi che vogliono divertirsi in compagnia. Permettere loro di farlo in tutta serenita?, senza che qualche (isolato) ubriaco possa guastare loro la festa, era diventato quasi un “dovere” per il sindaco, Renzo Carisio.
«La Prefettura ha capito le mie esigenze ed e? venuta incontro alle mie richieste. In particolare, avevo rimarcato la necessita? di prolungare la sorveglianza fino a un’ora dopo la chiusura dei locali, perche? quello e? il momento piu? delicato», spiega il sindaco.
Dal 27 luglio scorso, dunque, per tutti i mercoledi? della “movida”, le pattuglie stazionano sul posto a partire dalle 21, prolungando il servizio di un’ora: fino alle 3 del mattino, anziche? le 2.
Bottigliette di birra vuote abbandonate sulla passeggiata o in acqua sono la testimonianza della notte di divertimento e, in alcuni casi, di ebbrezza, che si e? appena consumata nei pressi di quel tratto di lago. «E’ cosi? tutti i giovedi? mattina - dice Carisio -, nonostante i locali del lungolago non vendano bevande in bottiglie di vetro. E’ un classico: i ragazzi se le portano da casa...».
Al vetro, ora, si aggiunge anche il porfido: «Nella zona della passeggiata in cui si trovano i pini marittimi, dove la pavimentazione andava rifatta, gli addetti alla manutenzione - racconta il primo cittadino - avevano segnalato la “sparizione” di qualche cubetto (ritrovato poi nel lago). Per consentire la realizzazione dei lavori,
recentemente avevamo provveduto ad acquistarne altri. E alcuni di essi sono nuovamente stati gettati in acqua. Sia chiaro, non intendo affatto generalizzare: dico soltanto che a volte bastano sei o sette ragazzi ubriachi per arrivare a questi risultati».

«La presenza dei carabinieri o degli agenti di polizia - conclude il sindaco - puo? disincentivare simili comportamenti incivili e, soprattutto, mira a garantire l’ordine e la sicurezza, scoraggiando i malintenzionati. Le forze dell’ordine, infatti, a differenza dei vigili urbani, che sono disarmati, hanno la preparazione e l’equipaggiamento adatti per intervenire in caso di necessita?».
Lara Bertolazzi 

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