Forse l'autopsia sulla salma del tabaccaio biellese precipitato con il suo aliante
Marco Beltramello era pilota molto esperto, a tradirlo potrebbero essere stati un malore o un'imprevedibile avaria. Attesa per i funerali.
Si attende in queste ore la decisione della Procura che dovrà stabilire o meno la necessità di effettuare l'autopsia sulla salma di Marco Beltramello (nella foto), 60 anni, tabaccaio di Biella (gestiva la tabaccheria in via Delleani) con la passione per il volo a vela, che si è schiantato con il suo aliante sul versante Ovest di Punta Charrà, a 2700 metri di quota, in territorio di Bardonecchia, dopo essersi levato in volo dall'aeroporto di Collegno.
Attesa la decisione del magistrato
Solo dopo la decisione del magistrato che ha ovviamente nell'immediato aperto un'inchiesta sull'incidente, si potrà sapere quando la salma potrò lasciare l'obitorio della cittadina turistica del Torinese e rientrare nel Biellese per i funerali. In tanti si chiedono cosa possa aver provocato la perdita di controllo dell'aliante da parte del pilota molto esperto (è stato anche istruttore) e notoriamente anche molto prudente.
Perché è precipitato?
A spezzare quel volo potrebbe essere stato un malore o un'improvvisa e irreparabile anomalia più che una distrazione. Difficile ipotizzare che un pilota del calibro di Beltramello, peraltro noto appassionato anche di ciclismo e di parapendio, si sia fatto sorprendere da un'anomala corrente d'aria o da altre problematiche. Il tabaccaio, conosciuto e stimato a Biella, lascia nel dolore la moglie Rossella e il figlio.