Forno Crematorio - Comune di Biella revoca appalto alla Socrebi dei Ravetti
Entro 20 giorni il comune intende riprendersi le chiavi del tempio crematorio e indire una gara d'appalto. Il sindaco Corradino ipotizza di riaccendere il forno entro aprile 2021
A battere tutti sul tempo è il vice sindaco Giacomo Mascarola: "Il comune di Biella REVOCA definitivamente la concessione del forno crematorio a Socrebi". Dopo un lungo iter e un processo ancora in corso con annesse polemiche dopo lo scandalo che ha portato all'incriminazione della famiglia Ravetti il Comune di Biella è passato alle vie di fatto.
Secondo l'amministrazione guidata dal Sindaco Claudio Corradino, che ha poi annunciato il provvedimento - votato dalla giunta all'unanimità - nel corso di un incontro con i giornalisti, la revoca è giustificata da "gravi e specifici inadempimenti della società".
La decisione, di concerto con gli assessori Tosi e Zappalà, è stata presa sulla base di un parere dell'avvocato di parte civile, Lezzo (Studio Osborne Clarke di Milano). Ora il prossimo obiettivo del comune è di ritornare in tempi brevi (il sindaco ha ipotizzato 20 giorni) ad avere la disponibilità del tempio crematorio, per la quale si annunciano tuttavia schermagli legali in quanto Socrebi non sembra intenzionata a farsi da parte.
Tra nuova gara d'appalto e iter burocratico per il nuovo affidamento si prevedono tempi tecnici di circa un anno ("Entro aprile 2021" ha ipotizzto Corradino) affinché i comune sia nuovamente dotato di una struttura che consenta di eseguire in loco le cremazioni dei defunti.
Al processo 600 famiglie chiedono chiarezza, risposte e giustizia.