Finto povero, niente soldi al legale

Finto povero, niente soldi al legale
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BIELLA - Aveva dichiarato di non aver percepito reddito e di possedere pertanto tutti i requisiti necessari per essere ammesso al patrocinio a spese dello Stato nel corso di un processo davanti al giudice monocratico del Tribunale di Biella. L’attento giudice non ci era però cascato. Prima di liquidare la somma prevista al legale del dichiarante, aveva chiesto delucidazioni all’Agenzia delle entrate e aveva così accertato la falsità delle dichiarazioni dell’imputato, il quale, in realtà, l’anno prima non aveva avuto un reddito pari a zero, bensì aveva percepito poco meno di 18mila euro, nulla di esagerato, ma pur sempre superiore ai novemila euro previsti dalla legge per poter accedere al patrocinio legale a spese dello Stato. In questo modo, a rimetterci, era stato anche l’avvocato difensore che si era impegnato nella difesa nel corso del procedimento. 

I fatti si perdono ormai nei meandri del tempo considerato che l’istanza era stata presentata al Tribunale di Biella fin dal mese di ottobre di nove anni fa. Finito comunque nei guai sia per le false dichiarazioni sia per tentata truffa nei confronti del suo legale e del giudice, Enrico Silipo, 39 anni, di Piossasco (Torino), è stato condannato prima delle ferie, dal giudice, Antonia Mussa, a un anno di reclusione più 400 euro di multa per il primo reato, mentre è stato assolto con la formula “perché il fatto non costituisce reato” per la seconda accusa del capo d’imputazione. 
V.Ca. 

BIELLA - Aveva dichiarato di non aver percepito reddito e di possedere pertanto tutti i requisiti necessari per essere ammesso al patrocinio a spese dello Stato nel corso di un processo davanti al giudice monocratico del Tribunale di Biella. L’attento giudice non ci era però cascato. Prima di liquidare la somma prevista al legale del dichiarante, aveva chiesto delucidazioni all’Agenzia delle entrate e aveva così accertato la falsità delle dichiarazioni dell’imputato, il quale, in realtà, l’anno prima non aveva avuto un reddito pari a zero, bensì aveva percepito poco meno di 18mila euro, nulla di esagerato, ma pur sempre superiore ai novemila euro previsti dalla legge per poter accedere al patrocinio legale a spese dello Stato. In questo modo, a rimetterci, era stato anche l’avvocato difensore che si era impegnato nella difesa nel corso del procedimento. 

I fatti si perdono ormai nei meandri del tempo considerato che l’istanza era stata presentata al Tribunale di Biella fin dal mese di ottobre di nove anni fa. Finito comunque nei guai sia per le false dichiarazioni sia per tentata truffa nei confronti del suo legale e del giudice, Enrico Silipo, 39 anni, di Piossasco (Torino), è stato condannato prima delle ferie, dal giudice, Antonia Mussa, a un anno di reclusione più 400 euro di multa per il primo reato, mentre è stato assolto con la formula “perché il fatto non costituisce reato” per la seconda accusa del capo d’imputazione. 
V.Ca. 

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