Fidanzata incinta, spacciatore tunisino si salva dall’espulsione

Fidanzata incinta, spacciatore tunisino si salva dall’espulsione
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Quando ha visto gli agenti della Polizia non ci ha pensato due volte ed è scappato. Aveva la coscienza sporca G.S., 27 anni di origine tunisina e irregolare sul territorio nazionale. La sua fuga è però durata poco: rintracciato meno di mezz’ora più tardi, è stato denunciato dagli agenti. Il giovane ha alle spalle due decreti di espulsione ai quali non è più tenuto ad ottemperare, sicomme, però, la fidanzata, anche lei straniera, è incinta, non sarà rimpatriato.

L’episodio che lo ha messo nei guai è successo in settimana: il giovane è stato notato  in Riva da una pattuglia. Gli agenti hanno cercato di avvicinarlo, ma lui è scappato. Inseguito e bloccato ha fatto di tutto pur di riuscire a divincolarsi e guadagnarsi definitivamente la fuga. Gli stessi agenti lo hanno però individuato poco dopo mentre passeggiava, tranquillo, in via Italia. Nonostante fosse vestito in modo diverso da poco prima (non indossava più il giubbotto), i poliziotti non hanno avuto alcun dubbio: era lo stesso giovane che avevano appena fermato in Riva. Raggiunto, e stavolta bloccato, il tunisino ha spiegato di essere scappato perché irregolare sul territorio nazionale. Ed effettivamente il giovane aveva alle spalle non uno, ma due ordini di espulsione, il primo emesso dal Questore di Palermo, il secondo da quello di Biella. Non solo: nella tasca del giubbotto, ritrovato dai poliziotti  in un cespuglio,  c’erano 17 grammi di hashish, già suddivisi in dosi e pronti per essere spacciati. A questo punto la legge parla chiaro: nei confronti del giovane sarebbe dovuta scattare l’espulsione coatta. Una pattuglia avrebbe dovuto portarlo all’aeroporto e consegnarlo alle autorità tunisine. Ma, grazie a un cavillo legale, ora all’uomo è permessa la permanenza in Italia. La fidanzata, anche lei straniera, è incinta, quindi lui, in quanto padre del bambino nascituro, ha diritto a stare qui.

Sh C

Quando ha visto gli agenti della Polizia non ci ha pensato due volte ed è scappato. Aveva la coscienza sporca G.S., 27 anni di origine tunisina e irregolare sul territorio nazionale. La sua fuga è però durata poco: rintracciato meno di mezz’ora più tardi, è stato denunciato dagli agenti. Il giovane ha alle spalle due decreti di espulsione ai quali non è più tenuto ad ottemperare, sicomme, però, la fidanzata, anche lei straniera, è incinta, non sarà rimpatriato.

L’episodio che lo ha messo nei guai è successo in settimana: il giovane è stato notato  in Riva da una pattuglia. Gli agenti hanno cercato di avvicinarlo, ma lui è scappato. Inseguito e bloccato ha fatto di tutto pur di riuscire a divincolarsi e guadagnarsi definitivamente la fuga. Gli stessi agenti lo hanno però individuato poco dopo mentre passeggiava, tranquillo, in via Italia. Nonostante fosse vestito in modo diverso da poco prima (non indossava più il giubbotto), i poliziotti non hanno avuto alcun dubbio: era lo stesso giovane che avevano appena fermato in Riva. Raggiunto, e stavolta bloccato, il tunisino ha spiegato di essere scappato perché irregolare sul territorio nazionale. Ed effettivamente il giovane aveva alle spalle non uno, ma due ordini di espulsione, il primo emesso dal Questore di Palermo, il secondo da quello di Biella. Non solo: nella tasca del giubbotto, ritrovato dai poliziotti  in un cespuglio,  c’erano 17 grammi di hashish, già suddivisi in dosi e pronti per essere spacciati. A questo punto la legge parla chiaro: nei confronti del giovane sarebbe dovuta scattare l’espulsione coatta. Una pattuglia avrebbe dovuto portarlo all’aeroporto e consegnarlo alle autorità tunisine. Ma, grazie a un cavillo legale, ora all’uomo è permessa la permanenza in Italia. La fidanzata, anche lei straniera, è incinta, quindi lui, in quanto padre del bambino nascituro, ha diritto a stare qui.

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