EMERGENZA SANITARIA

Federcaccia Piemonte: "Attività venatoria non consentita"

Spostamenti possibili solo per gli addetti o personale preposto muniti di autocertificazione.

Federcaccia Piemonte: "Attività venatoria non consentita"
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Federcaccia Piemonte comunica che, dopo un confronto tra Regione e Prefettura di Torino sulla base dell'ultimo dpcm, l'attività venatoria non è consentita.

La comunicazione

Ecco quanto riporta Federcaccia Piemonte:

"Ai fini di una corretta interpretazione delle richiamate disposizioni, la Regione Piemonte ha interpellato la Prefettura di Torino che ha fornito prime indicazioni che si sostanziano nella non possibilità dell’esercizio venatorio.

È però intenzione della Regione Piemonte richiedere ulteriori opportuni chiarimenti alle autorità governative competenti, onde verificare se l’applicazione delle più stringenti misure di contenimento di cui all’art. 3 del DPCM consenta lo svolgimento delle attività faunistico-venatorie, con ciò intendendosi sia l’attività venatoria propriamente detta in qualunque sua forma, che tutte le attività a essa complementari o collegate, come le immissioni di fauna selvatica proveniente da allevamento, le catture e immissioni di fauna selvatica a scopo di ripopolamento, i censimenti e affini, come disciplinate dalla normativa di settore.

Si precisa che in attesa di un positivo riscontro da parte delle competenti autorità statali, anche in attuazione del generale principio di precauzione, lo svolgimento dell’attività venatoria deve ritenersi non consentito.

Resta inteso che le attività previste dalla normativa di settore faunistico-venatorio, che richiedano spostamenti motivati dalle “comprovate esigenze lavorative o situazioni di necessità”, possano essere esercitate dal personale addetto o preposto, previa la procedura di autocertificazione come disposta dai provvedimenti governativi, a carico e sotto la responsabilità del soggetto che compie lo spostamento".

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