"Facebook vi chiede i documenti?". Il chiarimento della Polizia Postale

"Facebook vi chiede i documenti?". Il chiarimento della Polizia Postale
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Molti cittadini Biellesi nella settimana corrente si sono recati presso la Sezione Polizia Postale e delle Comunicazioni di Biella per segnalare di essere stati vittime di presunti truffatori che si sarebbero appropriati dei loro documenti utilizzando come pretesto la necessità di operare una verifica dell’identità da parte del noto social network “Facebook”.

Dagli accertamenti effettuati è risultato invece che il 19 c.m. molti profili italiani di Facebook, in particolare quelli di alcuni di scrittori e politici noti, sono stati sospesi.

In particolare gli utenti coinvolti hanno ricevuto un messaggio di posta elettronica che chiedeva loro la conferma dell'identità tramite la presentazione di un documento o di altre precisazioni sulla reale paternità del profilo.

In seguito da precisazioni fornite dal social network emerge che: " Facebook ha chiesto ad alcuni suoi utenti di verificare i dettagli del proprio account. Si tratta di una procedura richiesta regolarmente a tutte le persone iscritte a Facebook, volta a garantire l’autenticità dei profili – sia che si tratti di persone comuni o di personaggi pubblici - e a mantenere alta la qualità dell’esperienza degli utenti sulla piattaforma". 

La risposta non dà lumi sulla motivazione che ha portato alla verifica, sebbene conseguirebbe ad un non confermato attacco hacker subito da Adobe.

Nell’evidenziare che il social network ha sede negli USA e che la scelta se inviare o meno il documento rimane di valutazione del singolo utente, rimane l’invito , in caso di dubbio, di contattare la Specialità della Polizia di Stato all’indirizzo di mail: sez.polposta.bi@pecps.poliziadistato.it

 

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