Estorsione: 4 anni alla venditrice di pentole

Estorsione: 4 anni alla venditrice di pentole
Pubblicato:
Aggiornato:

BIELLA - In tre anni era riuscita - secondo la Guardia di finanza che aveva indagato - a farsi consegnare quasi 150mila euro da un’anziana con cui aveva stretto un rapporto confidenziale. L’ultimo tentativo di farsi dare dei soldi, altri 50mila euro, le era costato l’arresto nell’aprile scorso.

Accusata di estorsione, nei giorni scorsi, davanti al giudice dell’udienza preliminare, Paola Rava, Laura Brachet Contul, 54 anni, residente a Mongrando, è stata condannata con rito abbreviato a quattro anni di reclusione più duemila euro di multa nonché al risarcimento dei danni alla costituita parte civile che dovrà essere stabilito in separato giudizio civile.

Il procedimento riguardava solo l’accusa di estorsione. Nel contesto della stessa indagine, l’imputata era finita nei guai anche per i reati di truffa e circonvenzione di persona incapace, per i quali dovrà sottoporsi ad un altro processo. Il suo legale, l’avvocato Massimo Mussato di Vercelli, ha annunciato che presenterà ricorso in appello: durante il processo dei giorni scorsi, aveva chiesto la derubricazione del reato in tentata estorsione, ma il giudice aveva respinto la sua istanza.

V.Ca.

BIELLA - In tre anni era riuscita - secondo la Guardia di finanza che aveva indagato - a farsi consegnare quasi 150mila euro da un’anziana con cui aveva stretto un rapporto confidenziale. L’ultimo tentativo di farsi dare dei soldi, altri 50mila euro, le era costato l’arresto nell’aprile scorso.

Accusata di estorsione, nei giorni scorsi, davanti al giudice dell’udienza preliminare, Paola Rava, Laura Brachet Contul, 54 anni, residente a Mongrando, è stata condannata con rito abbreviato a quattro anni di reclusione più duemila euro di multa nonché al risarcimento dei danni alla costituita parte civile che dovrà essere stabilito in separato giudizio civile.

Il procedimento riguardava solo l’accusa di estorsione. Nel contesto della stessa indagine, l’imputata era finita nei guai anche per i reati di truffa e circonvenzione di persona incapace, per i quali dovrà sottoporsi ad un altro processo. Il suo legale, l’avvocato Massimo Mussato di Vercelli, ha annunciato che presenterà ricorso in appello: durante il processo dei giorni scorsi, aveva chiesto la derubricazione del reato in tentata estorsione, ma il giudice aveva respinto la sua istanza.

V.Ca.

Seguici sui nostri canali