Espulso cittadino tunisino dopo due anni di carcere per violenze sulla moglie
La vittima aveva trovato il coraggio di rivolgersi alle forze dell’ordine dopo l'ennesimo episodio di violenza.

Dopo aver scontato circa due anni di carcere per gravi episodi di maltrattamenti in famiglia, un cittadino tunisino è stato espulso dal territorio nazionale. L’uomo, al termine della sua pena, è stato prelevato ieri dagli agenti della Questura di Biella e accompagnato al Centro di permanenza per il rimpatrio di Torino, in esecuzione di un decreto di espulsione firmato dal Questore.
Le minacce e atteggiamenti intimidatori
I fatti che hanno portato alla sua condanna risalgono al periodo compreso tra il 2021 e il 2023, quando la moglie aveva subito ripetute aggressioni fisiche e psicologiche. I maltrattamenti, che avvenivano con una cadenza quasi quotidiana, erano caratterizzati da violenze, minacce e atteggiamenti intimidatori. In più occasioni la donna aveva riportato lesioni personali anche di grave entità.
L'episodio più grave
Determinante per l’arresto dell’uomo fu l’ultimo episodio, avvenuto in stato di alterazione da alcol: il tunisino aveva aggredito la moglie con calci e pugni, facendole sbattere violentemente la testa contro un muro e minacciandola di morte se avesse sporto denuncia. Proprio in seguito a quest’ultima violenza, la vittima aveva trovato il coraggio di rivolgersi alle forze dell’ordine.
Le disposizioni del codice rosso
La vicenda giudiziaria si era poi sviluppata nel solco delle disposizioni del “Codice Rosso”, la normativa introdotta per accelerare e rafforzare le tutele nei confronti delle vittime di violenza domestica e di genere. Grazie all’applicazione della legge, le autorità giudiziarie avevano potuto intervenire con rapidità, portando all’arresto e alla condanna del responsabile.
Espulso cittadino tunisino dopo due anni di carcere
All’uscita dal carcere, ad attendere l’uomo non c’era la libertà, ma una pattuglia della polizia: condotto al Centro di permanenza per il rimpatri di Torino, sarà ora avviato il procedimento di rimpatrio nel suo Paese d’origine.