Udienza dal Gip

E' tornato libero chi uccise tre ragazzi di Chiavazza nel frontale lungo la Trossi a Busonengo

Intanto il giudice ha concesso un rinvio al consulente per la perizia cinematica. Se ne riparlerà il 17 gennaio.

E' tornato libero chi uccise tre ragazzi di Chiavazza nel frontale lungo la Trossi a Busonengo
Pubblicato:

Ha fatto infuriare i parenti dei ragazzi rimasti uccisi la notizia che, martedì mattina, accogliendo l’istanza dei difensori, il gip di Vercelli ha rimesso in libertà dagli arresti domiciliari Wellington Hernan L. O., 29 anni, originario dell’Equador, residente a Biella, indagato per omicidio stradale plurimo aggravato e lesioni aggravate in quanto ritenuto responsabile dell’incidente avvenuto il 5 giugno scorso a Busonengo, frazione di Villarboit, una manciata di case nel cuore delle risaie, che si affaccia lungo la Trossi, la storica statale che collega Biella a Vercelli.

Misura alternativa

Quella domenica mattina, prima dell’alba, tre giovani di Chiavazza morirono e un quarto rimase ferito in modo gravissimo.
L’indagato, da tutti conosciuto con il soprannome di Willy, ha ottenuto la misura alternativa dell’obbligo di firma e di soggiorno con il rientro nella propria abitazione entro le ore 20. Si tratta di una misura cautelare alternativa che non ha assolutamente soddisfatto i parenti dei giovani morti in quel terribile scontro, Raffaele Petrillo, 16 anni, Alessandro Messina, 17 anni, e Carmine Marotta, 21 anni, e nemmeno quelli del giovane rimasto ferito, il conducente della stessa auto, Stefano Tiani, 21 anni.

Rinvio per la perizia

L’udienza di martedì mattina, doveva corrispondere al giorno della verità, in cui doveva essere ricostruita nel dettaglio, metro dopo metro, minuto dopo minuto, una delle tragedie peggiori che il Biellese abbia mai vissuto. Nel corso dell’udienza fissata davanti al giudice delle indagini preliminari, Valeria Rey, competente per territorio in quanto l’incidente avvenne nel Vercellese, per la consegna della relazione da parte del consulente, lo stesso ingegner Roberto Bergantin, ha chiesto una proroga delle attività peritali di ulteriori due mesi poiché il caso appare particolarmente complesso. Il giudice ha alla fine concesso quanto richiesto fissando la prossima udienza per il 17 gennaio prossimo.

Seguici sui nostri canali