E' legge il rimborso del 90% a chi ristruttura la facciata di casa. Novità 2020 sulle ristrutturazioni edilizie

Addio al rimborso del 50% con sconto in fattura. Resta la restituzione con la dichiarazione Irpef in dieci anni

E' legge il rimborso del 90% a chi ristruttura la facciata di casa. Novità 2020 sulle ristrutturazioni edilizie
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Nella Legge di Bilancio 2020 appena approvata dal Parlamento sono state confermate  tutte le detrazioni attualmente in vigore relative alla ristrutturazione della casa, con due novità: una positiva, l’altra negativa. Quella positiva è l’introduzione del nuovo bonus facciate. Vale a dire che chi ristruttura la facciata della propria casa o condominio avrà un rimborso (in dieci anni) pari al 90% di quanto investito, anzichè del 50% com’è stato fino ad ora.

Addio rimborso in unica soluzione. Gli sgravi spalmati in dieci anni

La novità negativa, invece, è appunto che resta il rimborso in 10 anni per tutte le ristrutturazioni, anziché il rimborso in fattura in un’unica soluzione (il cosiddetto sconto in fattura) che era stato introdotto dal decreto crescita dell’aprile 2019. Resta solo la possibilità di cedere la detrazione IRPEF a chi effettua i lavori tramite uno sconto in fattura solo per le parti comuni degli edifici condominiali.

I limiti del bonus facciate al 90%

Tuttavia, anche il bonus facciate al 90%, rispetto al testo originale proposto dal Governo, prevede alcune limitazioni. La detrazione Irpef spetta per tutte le tipologie di interventi, anche di pulitura e tinteggiatura esterna delle strutture opache della facciata,  balconi, ornamenti, fregi, ad  eccezione di grondaie,  infissi e cavi.

“Nel caso in cui i lavori non rientrino nei parametri appena citati – si legge sul sito delle piccole-medie imprese pmi.it  – invece del bonus facciate si può applicare la detrazione per la riqualificazione energetica al 65%, fino a un tetto di spesa di 60mila euro (che si applica ai lavori sugli involucri degli edifici). L’ecobonus sugli involucri sale al 70% se riguarda parti comuni degli edifici condominiali con un’incidenza superiore al 25% della superficie disperdente lorda”.

Il bonus facciate agli edifici in zone A e B. Anche C in caso di nuovi quartieri residenziali

Per godere dei benefici fiscali gli edifici devono trovarsi nelle zone A e B dei piani regolatori, ovvero ad alta densità abitativa. Sono quindi agevolati gli immobili che si trovano nelle città e nei centri abitati ad alta densità di popolazione, ma ci possono essere ad esempio nuovi quartieri residenziali che non rientrano in queste due classificazioni (ma sono zone C, quindi con minore densità abitativa). In quest’ultimo caso (edifici non nelle zone A o B), a determinate tipologie di lavori (per esempio, rifacimento del balcone), si può applicare la detrazione sulle ristrutturazioni edilizie al 50%.

Prorogata per il 2020  la detrazione su ristrutturazioni edilizie al 50% fino a un tetto di spesa di 96mila euro,  ecobonus al 65% con tetti di spesa che variano a seconda degli interventi e il bonus mobili al 50% con limite a 10mila euro. Prorogato con il Milleproroghe anche il bonus verde, introdotto nel 2017. La detrazione resta al 36% fino a un tetto di spesa di 5mila euro.

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