Due biellesi al Puteano e alla Normale di Pisa

Due biellesi al Puteano e alla Normale di Pisa
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BIELLA - Sono tornati a scuola. Certo, in senso figurato. Ma proprio perché, in fondo, i loro ricordi di “campioncini”, alle ultime Olimpiadi studentesche italiane di matematica e di fisica in rappresentanza del liceo Scientifico “Avogadro” di Biella e non solo, sono freschi davvero, nel cuore di Marianna Crupi e Andrea Ortone. E dei suoi ex allievi la scuola cittadina si mostra ben orgogliosa: Crupi e Ortone, entrambi diplomatisi nello scorso luglio con il massimo dei voti (100/100 con lode), hanno infatti raggiunto un altro obiettivo importante, e certo non comune: la prima è stata ammessa alla prestigiosa Scuola Normale di Pisa, alla Facoltà di Fisica per la precisione. Il secondo, invece, frequenterà sempre Fisica all’Università Statale della città toscana ma, al contempo, ha sostenuto il concorso per il posto che la Fondazione Collegio Puteano, il cui presidente è il professor Franco Mosca, biellese di nascita ma laureatosi a Pisa e lì chirurgo di fama internazionale. La prova di ingresso, per Andrea, è consistita in uno scritto seguito nella stessa giornata da un orale. Andati a buon fine.

Due realtà per una formazione ad alto livello, quelle dei ragazzi ex Avogadro. La Normale mette ogni anno a concorso 32 posti per il primo anno della classe di Scienze Matematiche Fisiche e Naturali e 28 posti per la classe di Scienze Umane. Il test è molto selettivo: «Quest’anno - spiega Marianna Crupi -  si sono iscritti 580 ragazzi per l’area scientifica, di cui solo 50 sono stati ammessi all’orale e di questi sono risultati idonei in 37».

La borsa di studio del Collegio Puteano conquistata da Ortone, d’altro canto, dà diritto al vitto e alloggio negli stessi collegi dove sono ospitati i ragazzi ammessi alla Normale e consente di frequentare i corsi interni della stessa Normale, ma senza sostenere gli esami riservati ai “Normalisti”. Le condizioni richieste per conservare la borsa, quanto alla valutazione degli esami, sono le stesse.

La visita all’Avogadro ha rappresentato, insomma, una festa. Ad accogliere i “campioncini” le loro professoresse Bonino e Maddalon. 

Giovanna Boglietti

BIELLA - Sono tornati a scuola. Certo, in senso figurato. Ma proprio perché, in fondo, i loro ricordi di “campioncini”, alle ultime Olimpiadi studentesche italiane di matematica e di fisica in rappresentanza del liceo Scientifico “Avogadro” di Biella e non solo, sono freschi davvero, nel cuore di Marianna Crupi e Andrea Ortone. E dei suoi ex allievi la scuola cittadina si mostra ben orgogliosa: Crupi e Ortone, entrambi diplomatisi nello scorso luglio con il massimo dei voti (100/100 con lode), hanno infatti raggiunto un altro obiettivo importante, e certo non comune: la prima è stata ammessa alla prestigiosa Scuola Normale di Pisa, alla Facoltà di Fisica per la precisione. Il secondo, invece, frequenterà sempre Fisica all’Università Statale della città toscana ma, al contempo, ha sostenuto il concorso per il posto che la Fondazione Collegio Puteano, il cui presidente è il professor Franco Mosca, biellese di nascita ma laureatosi a Pisa e lì chirurgo di fama internazionale. La prova di ingresso, per Andrea, è consistita in uno scritto seguito nella stessa giornata da un orale. Andati a buon fine.

Due realtà per una formazione ad alto livello, quelle dei ragazzi ex Avogadro. La Normale mette ogni anno a concorso 32 posti per il primo anno della classe di Scienze Matematiche Fisiche e Naturali e 28 posti per la classe di Scienze Umane. Il test è molto selettivo: «Quest’anno - spiega Marianna Crupi -  si sono iscritti 580 ragazzi per l’area scientifica, di cui solo 50 sono stati ammessi all’orale e di questi sono risultati idonei in 37».

La borsa di studio del Collegio Puteano conquistata da Ortone, d’altro canto, dà diritto al vitto e alloggio negli stessi collegi dove sono ospitati i ragazzi ammessi alla Normale e consente di frequentare i corsi interni della stessa Normale, ma senza sostenere gli esami riservati ai “Normalisti”. Le condizioni richieste per conservare la borsa, quanto alla valutazione degli esami, sono le stesse.

La visita all’Avogadro ha rappresentato, insomma, una festa. Ad accogliere i “campioncini” le loro professoresse Bonino e Maddalon. 

Giovanna Boglietti

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