Due anni per il ricatto all’ex amante

Due anni per il ricatto all’ex amante
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Ha patteggiato due anni di reclusione più 600 euro di multa con la condizionale, Fabrizio Ceravolo, 27 anni, di Cossato, accusato di estorsione per aver preteso tremila euro da un  uomo di 60 anni di Sordevolo con il quale aveva intrattenuto una relazione sentimentale. «Dammi i soldi altrimenti ti rovino», aveva minacciato l’imputato. Il sessantenne aveva però trovato il coraggio di denunciare ai carabinieri quello che, per un breve ma intenso periodo, era stato molto intimo per poi trasformarsi, di punto in bianco, nel suo peggiore incubo. Il giudice ha disposto per il giovane (difeso dall’avvocato Ugo Fogliano) la conclusione delle misure cautelari di obbligo di presentazione e divieto di dimora nel comune della vittima. Il sessantenne di Sordevolo non si è costituito parte civile, non pretendendo pertanto alcun risarcimento.

L’arresto di Fabrizio Ceravolo, era avvenuto alle 13 del 4 maggio scorso davanti alla stazione San Paolo a Biella. Si è ripetuto il copione spesso utilizzato dai carabinieri che hanno ripreso tutta la scena dopo aver fotocopiato le banconote che la vittima avrebbe dovuto consegnare al ricattatore. La richiesta di soldi era stata pesante: 3.000 euro, «altrimenti - avrebbe minacciato il giovane - racconto alla tua famiglia che abbiamo avuto una relazione sentimentale e rendo pubblici i messaggi che mi hai inviato sul cellulare...».

Il rapporto di amicizia tra i due era nato qualche mese prima e si era concluso a causa dei comportamenti del giovane che, alla fine, aveva deciso di vendicarsi affidandosi al ricatto dopo essere stato piantato in asso. La vittima dell’estorsione si era però rivolta ai carabinieri che avevano preparato la trappola.

V.Ca.

Ha patteggiato due anni di reclusione più 600 euro di multa con la condizionale, Fabrizio Ceravolo, 27 anni, di Cossato, accusato di estorsione per aver preteso tremila euro da un  uomo di 60 anni di Sordevolo con il quale aveva intrattenuto una relazione sentimentale. «Dammi i soldi altrimenti ti rovino», aveva minacciato l’imputato. Il sessantenne aveva però trovato il coraggio di denunciare ai carabinieri quello che, per un breve ma intenso periodo, era stato molto intimo per poi trasformarsi, di punto in bianco, nel suo peggiore incubo. Il giudice ha disposto per il giovane (difeso dall’avvocato Ugo Fogliano) la conclusione delle misure cautelari di obbligo di presentazione e divieto di dimora nel comune della vittima. Il sessantenne di Sordevolo non si è costituito parte civile, non pretendendo pertanto alcun risarcimento.

L’arresto di Fabrizio Ceravolo, era avvenuto alle 13 del 4 maggio scorso davanti alla stazione San Paolo a Biella. Si è ripetuto il copione spesso utilizzato dai carabinieri che hanno ripreso tutta la scena dopo aver fotocopiato le banconote che la vittima avrebbe dovuto consegnare al ricattatore. La richiesta di soldi era stata pesante: 3.000 euro, «altrimenti - avrebbe minacciato il giovane - racconto alla tua famiglia che abbiamo avuto una relazione sentimentale e rendo pubblici i messaggi che mi hai inviato sul cellulare...».

Il rapporto di amicizia tra i due era nato qualche mese prima e si era concluso a causa dei comportamenti del giovane che, alla fine, aveva deciso di vendicarsi affidandosi al ricatto dopo essere stato piantato in asso. La vittima dell’estorsione si era però rivolta ai carabinieri che avevano preparato la trappola.

V.Ca.

 

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