Dottoressa dell’Hospice muore a 40 anni
Si sta svolgendo questa mattina nella chiesa di Pratrivero, frazione di Trivero, il funerale di Filomena La Pasta, medico Lilt, da quasi un decennio impegnata prima nella cura, poi nell’accompagnamento fine vita dei malati di cancro. E’ stato quello stesso male che aveva conosciuto così a fondo, in qualità di medico, a strapparla all’affetto dei suoi cari. Filomena La Pasta aveva soltanto 40 anni. Si è spenta venerdì pomeriggio al Pronto soccorso dell’ospedale di Ponderano, dove era stata portata giovedì sera a causa di una complicanza dovuta alle radioterapie e alla chemioterapia alle quali, da anni, si sottoponeva.
Originaria di Borgosesia, si era laureata in medicina e chirurgia nel 2007 a Torino e, l’anno seguente, aveva affrontato con successo l’esame di Stato. «Il primo a segnalarmi la sua grande competenza – racconta il presidente di Lilt Biella, Mauro Valentini - fu il dottor Peruselli, direttore della struttura complessa di cure palliative». Sin dall’inizio della sua carriera, Filomena La Pasta si è subito distinta all’interno di Lilt Biella per la sua grande dolcezza: «Era una collega ammirevole sia dal punto di vista professionale, sia da quello umano – dice ancora di lei Valentini -. Nonostante la malattia l’abbia colpita in così giovane età, ha sempre voluto proseguire la sua attività al fianco dei malati terminali e delle loro famiglia, lavorando prima sul territorio, poi in Hospice».
Si sta svolgendo questa mattina nella chiesa di Pratrivero, frazione di Trivero, il funerale di Filomena La Pasta, medico Lilt, da quasi un decennio impegnata prima nella cura, poi nell’accompagnamento fine vita dei malati di cancro. E’ stato quello stesso male che aveva conosciuto così a fondo, in qualità di medico, a strapparla all’affetto dei suoi cari. Filomena La Pasta aveva soltanto 40 anni. Si è spenta venerdì pomeriggio al Pronto soccorso dell’ospedale di Ponderano, dove era stata portata giovedì sera a causa di una complicanza dovuta alle radioterapie e alla chemioterapia alle quali, da anni, si sottoponeva.
Originaria di Borgosesia, si era laureata in medicina e chirurgia nel 2007 a Torino e, l’anno seguente, aveva affrontato con successo l’esame di Stato. «Il primo a segnalarmi la sua grande competenza – racconta il presidente di Lilt Biella, Mauro Valentini - fu il dottor Peruselli, direttore della struttura complessa di cure palliative». Sin dall’inizio della sua carriera, Filomena La Pasta si è subito distinta all’interno di Lilt Biella per la sua grande dolcezza: «Era una collega ammirevole sia dal punto di vista professionale, sia da quello umano – dice ancora di lei Valentini -. Nonostante la malattia l’abbia colpita in così giovane età, ha sempre voluto proseguire la sua attività al fianco dei malati terminali e delle loro famiglia, lavorando prima sul territorio, poi in Hospice».