Importanza di fare rete

Disturbi alimentari, nasce un tavolo di confronto

Il primo incontro si è svolto giovedì.

Disturbi alimentari, nasce un tavolo di confronto
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Disturbi alimentari, nasce un tavolo di confronto. Il primo incontro si è svolto giovedì.

Disturbi alimentari, nasce un tavolo di confronto


Si
è svolta nella mattinata di giovedì (30 luglio) nella sala del consiglio di Palazzo Oropa una prima riunione interlocutoria del tavolo sul tema dei Disturbi Alimentari che l'assessore alle Politiche giovanili Gabriella Bessone ha convocato invitando diversi enti e associazioni per approfondire la conoscenza delle risorse presenti nel territorio, condividere buone prassi e azioni di prevenzione e creare maggiore informazione e sensibilizzazione sul problema.

Evidenzia l’assessore Gabriella Bessone:  "L'idea prende spunto dal convegno a cui ho partecipato al Museo del Territorio lo scorso gennaio, che trattava questo delicato problema, e dal confronto con diverse associazioni tra cui Mi nutro di Vita e Dedalo, che hanno evidenziato l'urgenza di consolidare la rete presente sul territorio biellese che si occupa di ragazzi e ragazze e famiglie che stanno vivendo questa realtà, per affrontare i disturbi alimentari condividendo strategie efficaci e per dare risposte concrete alle persone in difficoltà".

Sono intervenute  diverse realtà presenti sul territorio: il Consorzio IRIS - Servizi per adolescenti e famiglie, l’Area Minori dei Servizi Sociali del Comune di Biella, l’Associazione Dedalo, l’Associazione Mi nutro di Vita, l’Associazione Fiocchetto Verde, insegnanti delle Scuole Secondari Inferiori e Superiori, rappresentanti del Tavolo Motore del gruppo A.M.A., A.D.P. Pietro Micca, SocietàGinnastica La Marmora, Federazione italiana di Atletica leggera, la responsabile dell’Ambulatorio ASL per le persone che soffrono di Disturbi dei Comportamenti Alimentari.

Il progetto ha come obiettivo generale porre costante attenzione su una problematica sempre più diffusa, creando collaborazioni e sinergie che promuovano il benessere psico-fisico e relazionale dei giovani nei loro ambienti di vita (famiglia, scuola, attività sportive), cercando di intercettare precocemente eventuali comportamenti a rischio e evitare la nascita di vere e proprie patologie.

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