Potrebbe essere stato un delitto d’impeto non premeditato, un raptus incontenibile che ha spinto Dimitri Fricano a uccidere con due precisi fendenti alla gola la fidanzata Erika Preti l’11 giugno scorso nella villetta di San Teodoro, in Sardegna, dove i due si trovavano in vacanza. La furia sarebbe esplosa al culmine dell’ultimo litigio tra i due. E’ quanto emergerebbe dalla relazione dettagliata in modo maniacale da parte dei carabinieri del Ris di Cagliari. L’inchiesta si sta avviando alla conclusione.
Valter Caneparo
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Nella foto Dimitri Fricano con il detective privato Nicola Santimone il giorno in cui il giovane aveva prima raccontato come si erano svolti i fatti nello studio del suo legale, avvocato Alessandra Guarini, e pi aveva ribadito ogni cosa davanti al Procuratore capo
Potrebbe essere stato un delitto d’impeto non premeditato, un raptus incontenibile che ha spinto Dimitri Fricano a uccidere con due precisi fendenti alla gola la fidanzata Erika Preti l’11 giugno scorso nella villetta di San Teodoro, in Sardegna, dove i due si trovavano in vacanza. La furia sarebbe esplosa al culmine dell’ultimo litigio tra i due. E’ quanto emergerebbe dalla relazione dettagliata in modo maniacale da parte dei carabinieri del Ris di Cagliari. L’inchiesta si sta avviando alla conclusione.
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Nella foto Dimitri Fricano con il detective privato Nicola Santimone il giorno in cui il giovane aveva prima raccontato come si erano svolti i fatti nello studio del suo legale, avvocato Alessandra Guarini, e pi aveva ribadito ogni cosa davanti al Procuratore capo