Dieci sanzioni e una denuncia per la grigliata organizzata nel prato dietro casa
E dopo il banchetto si sono presi gioco dei poliziotti su Facebook.
I controlli a Biella e a Vercelli della Polizia di Stato, anche sui social network, hanno portato a una serie di denunce per la violazione delle normative in materia di prevenzione della diffusione del virus Covid-19. Ieri pomeriggio la Polizia di Stato ha sanzionato in via amministrativa dieci persone per la violazione delle norme di cui sopra oltre a denunciare a piede libero una di loro.
Grazie a Facebook
E' successo in territorio dei "cugini" vercellesi. Nello specifico, il giorno 25 Aprile scorso, venivano pubblicati su alcuni profili Facebook alcuni video e fotografie che mostravano alcune persone che, incuranti dell’attuale rischio epidemiologico, si erano assembrate in uno spazio pubblico che separa alcuni condomini del Rione Concordia della città di Vercelli.
Tavola imbandita
Il gruppo di amici è stato immortalato mentre era intento a fare una grigliata con successivo pranzo in un prato sul quale era stata imbandita una tavolata, tra canti e balli. Tutti risultavano incuranti delle norme sanitarie in vigore. Uno di loro, sul proprio profilo Facebook, ha scritto, sopra la foto della festa, la frase offensiva rivolta alla Polizia di Stato: "Alla faccia degli sbirri e del Covid-19...", prendendosi gioco del fatto che le forze dell’ordine non fossero riuscite ad impedire il “banchetto”.
Tutti identificati
Visionando i video in questione, gli uomini della Squadra Mobile hanno iniziato una serrata attività di indagine. Le procedure di identificazione dei dieci partecipanti alla festa, tutti italiani residenti nel rione Concordia, già noti alle forze dell’ordine per i numerosi precedenti penali a loro carico, si si sono concluse ieri pomeriggio.
Dieci sanzioni e una denuncia
Tutti i soggetti sono stati quindi sanzionati in via amministrativa. Inoltre, il soggetto che aveva condiviso il post offensivo su Facebook, è stato denunciato per il reato di cui all’articolo 342 del Codice penale per aver offeso l’onore e il prestigio della Polizia di Stato.
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