Dichiara un luogo di nascita diverso: condannata
Dichiarare in varie occasioni sia ai carabinieri sia alla polizia non tanto il proprio nome fasullo bensì falsi data e luogo di nascita, è costato parecchio caro a una cittadina nigeriana di 28 anni, Rosely Ashetu, domiciliata a Gaglianico. Nei giorni scorsi la giovane africana è stata condannata dal giudice, Vincenza Puglisi, a otto mesi di reclusione. Gli episodi contestati si perdono nel tempo. Sia in questura a Torino nel 2004, sia ai carabinieri di Vercelli nel 2006, sia ai carabinieri di Biella nello stesso anno e pure nel 2008, l’imputata aveva dichiarato di essere nata a Monrovia, in Liberia, il 4 febbraio 1986. In realtà, come da passaporto rilasciato dalla Repubblica Federale di Nigeria, la giovane risulta essere nata a Benin City, in Nigeria, il giorno 11 gennaio 1986.
Dichiarare in varie occasioni sia ai carabinieri sia alla polizia non tanto il proprio nome fasullo bensì falsi data e luogo di nascita, è costato parecchio caro a una cittadina nigeriana di 28 anni, Rosely Ashetu, domiciliata a Gaglianico. Nei giorni scorsi la giovane africana è stata condannata dal giudice, Vincenza Puglisi, a otto mesi di reclusione. Gli episodi contestati si perdono nel tempo. Sia in questura a Torino nel 2004, sia ai carabinieri di Vercelli nel 2006, sia ai carabinieri di Biella nello stesso anno e pure nel 2008, l’imputata aveva dichiarato di essere nata a Monrovia, in Liberia, il 4 febbraio 1986. In realtà, come da passaporto rilasciato dalla Repubblica Federale di Nigeria, la giovane risulta essere nata a Benin City, in Nigeria, il giorno 11 gennaio 1986.