Cronaca
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Delitto di Valle Mosso: la vittima morta soffocata

La Procura ha chiuso l’inchiesta per la morte di Pietro Bello, 55 anni, il giostraio di Magenta trovato senza vita, con i polsi legati da fascette di plastica e avvolto in una coperta, nella soffitta dell’abitazione di Valle Mosso di Cristian Angileri, 39 anni, il netturbino finito in carcere per l’accusa di omicidio preterintenzionale. Secondo il superperito torinese Roberto Testi, Bello potrebbe essere morto asfissiato dal suo stesso sangue e non per le botte dell’indagato.
Valter Caneparo
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La Procura ha chiuso l’inchiesta per la morte di Pietro Bello, 55 anni, il giostraio di Magenta trovato senza vita, con i polsi legati da fascette di plastica e avvolto in una coperta, nella soffitta dell’abitazione di Valle Mosso di Cristian Angileri, 39 anni, il netturbino finito in carcere per l’accusa di omicidio preterintenzionale. Secondo il superperito torinese Roberto Testi, Bello potrebbe essere morto asfissiato dal suo stesso sangue e non per le botte dell’indagato.
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