Delitto di Erika, è tornato Dimitri Fricano

Delitto di Erika, è tornato Dimitri Fricano
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E’ stato dimesso dal reparto di psichiatria dell’ospedale di Olbia ed è arrivato sabato a Biella, Dimitri Fricano, 30 anni, commesso di un negozio di scarpe, unico indagato per il momento per il delitto della sua fidanzata, Erika Preti, 28 anni, di Pralungo, uccisa a coltellate nella villetta di San Teodoro, in Sardegna, dove la coppia stava trascorrendo una breve vacanza a casa di amici. Il giovane è atterrato alle 14 di sabato pomeriggio all’aeroporto di Milano dov’è stato prelevato da un investigatore privato che partecipa alle indagini difensive, Nicola Santimone (in collaborazione con la Crew Investigazioni), ex maresciallo dei carabinieri. Era accompagnato da uno dei suoi legali, l’avvocato Roberto Onida. Insieme hanno raggiunto lo studio dell’altro legale assunto per comporre il pool della difesa, l’avvocato biellese Alessandra Guarini. Il confronto è durato un paio d’ore. Poi il giovane si è barricato in casa dei genitori, al Vandorno. Ai giornalisti che lo hanno raggiunto sotto i portici della galleria Leonardo da Vinci, dove si trova lo studio dell’avvocato Guarini, e gli hanno abbozzato qualche domanda, il commesso non ha risposto. Li ha dribblati e si è diretto verso una delle uscite della galleria dov’era stata posteggiata l’utilitaria utilizzata per andarlo a recuperare all’aeroporto.
V.Ca.

Leggi di più sull'Eco di Biella di lunedì 26 giugno 2017

E’ stato dimesso dal reparto di psichiatria dell’ospedale di Olbia ed è arrivato sabato a Biella, Dimitri Fricano, 30 anni, commesso di un negozio di scarpe, unico indagato per il momento per il delitto della sua fidanzata, Erika Preti, 28 anni, di Pralungo, uccisa a coltellate nella villetta di San Teodoro, in Sardegna, dove la coppia stava trascorrendo una breve vacanza a casa di amici. Il giovane è atterrato alle 14 di sabato pomeriggio all’aeroporto di Milano dov’è stato prelevato da un investigatore privato che partecipa alle indagini difensive, Nicola Santimone (in collaborazione con la Crew Investigazioni), ex maresciallo dei carabinieri. Era accompagnato da uno dei suoi legali, l’avvocato Roberto Onida. Insieme hanno raggiunto lo studio dell’altro legale assunto per comporre il pool della difesa, l’avvocato biellese Alessandra Guarini. Il confronto è durato un paio d’ore. Poi il giovane si è barricato in casa dei genitori, al Vandorno. Ai giornalisti che lo hanno raggiunto sotto i portici della galleria Leonardo da Vinci, dove si trova lo studio dell’avvocato Guarini, e gli hanno abbozzato qualche domanda, il commesso non ha risposto. Li ha dribblati e si è diretto verso una delle uscite della galleria dov’era stata posteggiata l’utilitaria utilizzata per andarlo a recuperare all’aeroporto.
V.Ca.

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