Da studente a spacciatore di eroina

Da studente a spacciatore di eroina
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Ha da poco compiuto 18 anni ed è già finito in guai seri, accusato di spaccio di un discreto quantitativo di droga nonché di ricettazione di una moto rubata. Si è trasformato in men che non si dica da studente a spacciatore il giovane Adil Essaber, di Biella, il quale, nei giorni scorsi, ha dovuto sopportare una pesante lezione davanti al giudice dell’udienza preliminare, Claudio Ferrero. Per tramite del suo difensore, avvocato Giovanna Barbotto, il ragazzo ha chiesto di patteggiare. Alla fine se l’è cavata con una pena pesante, ma tutto sommato mite rispetto alla gravità delle accuse che gli venivano contestate, a due anni e dieci mesi di reclusione più 14mila euro di multa, oltre al pagamento delle spese processuali e di mantenimento in carcere. Il giudice ha disposto la distruzione della droga che era stata a suo tempo sequestrata e la restituzione della moto, una Ktm Sportmotor 125, al legittimo proprietario, un uomo di 48 anni che abita a Candelo, padre del giovane che lo utilizzava e a cui era stato rubato.

Ha da poco compiuto 18 anni ed è già finito in guai seri, accusato di spaccio di un discreto quantitativo di droga nonché di ricettazione di una moto rubata. Si è trasformato in men che non si dica da studente a spacciatore il giovane Adil Essaber, di Biella, il quale, nei giorni scorsi, ha dovuto sopportare una pesante lezione davanti al giudice dell’udienza preliminare, Claudio Ferrero. Per tramite del suo difensore, avvocato Giovanna Barbotto, il ragazzo ha chiesto di patteggiare. Alla fine se l’è cavata con una pena pesante, ma tutto sommato mite rispetto alla gravità delle accuse che gli venivano contestate, a due anni e dieci mesi di reclusione più 14mila euro di multa, oltre al pagamento delle spese processuali e di mantenimento in carcere. Il giudice ha disposto la distruzione della droga che era stata a suo tempo sequestrata e la restituzione della moto, una Ktm Sportmotor 125, al legittimo proprietario, un uomo di 48 anni che abita a Candelo, padre del giovane che lo utilizzava e a cui era stato rubato.

I fatti. Non si parla di pochi grammi di sostanza proibita. Lo studente è stato fermato il 26 settembre scorso alla stazione ferroviaria di Cossato dai militari del Nucleo mobile della Guardia di finanza. Non ha potuto far nulla per evitare le manette. I finanzieri lo tenevano d’occhio. Avevano capito che non c’erano intenzioni di tipo turistico in quel viaggio a Milano negli scopi del giovane, bensì fare rifornimento di droga. Al diciottenne, i militari delle Fiamme gialle hanno trovato addosso più di trenta grammi di eroina, pari, per tenore di principio attivo, a 224 dosi droganti. Sequestrata, inoltre, anche cocaina per poco meno di un grammo: una sorta di “regalo” che i pusher dei grandi parchi alle porte di Milano fanno ai clienti per testare e far provare anche altre sostanze del loro campionario. Sempre addosso al giovane, sono stati trovati anche due grammi e mezzo di hashish. Come accade di norma in questi casi, l’operazione è proseguita con la perquisizione a casa dell’indagato che si è conclusa con il ritrovamento di vario materiale adatto al confezionamento della droga in dosi e alla sua pesatura: un bilancino di precisione, materiale plastico e tre coltelli utilizzati per tagliare la sostanza. In garage, inoltre, i finanzieri hanno trovato la moto rubata qualche mese prima.

Nessun complice. In un primo momento si era ipotizzato che il ragazzo potesse rappresentare una sorta di corriere utilizzato da qualche spacciatore di livello superiore per acquistare la sostanza nell’hinterland di Milano senza destare troppi sospetti. Ma lo studente, sottoposto a interrogatorio di garanzia in seguito all’arresto, non aveva fatto altri nomi.

R.E.B.

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