Da Biella al Senegal in bicicletta

Da Biella al Senegal in bicicletta
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BIELLA - Una sfida con sè stesso, ma anche con il mondo che lo circonda. E’ quella che intraprenderà da sabato prossimo Giulio Tarantola, 25 anni, di Biella.  Partirà per il Senegal, un viaggio di quasi 6mila chilometri che lo porterà a conoscere diversi paesi africani. Ed è proprio l’Africa la sua grande passione. Che tenterà di raccontare attraverso il suo blog ai biellesi in particolare e agli italiani in generale. «Purtroppo - sottolinea - noto che c’è troppo razzismo in giro, spero di riuscire a far cambiare idea alla gente attraverso le mie parole e le mie esperienze, in questo viaggio che durerà sei mesi e che mi porterà a visitare posti che non sono assolutamente turistici». Giulio Tarantola soffre di una malattia degenerativa agli occhi, ma questo non fermerà la sua voglia di affrontare un’avventura difficile come un viaggio in bicicletta fino al Senegal. «Anzi - spiega - quando ho raccontato al medico che mi ha in cura la mia intenzione, mi ha spronato e mi ha consigliato di divulgare il più possibile la mia iniziativa, perché serva da stimolo a tutte le persone che hanno problemi. Credo che si possa e si debba vivere normalmente anche quando si hanno dei problemi come il mio. E’ questo, in primis, il mio messaggio». Giulio Tarantola per affrontare questa avventura ha risparmiato tanto. «Limitando le uscite - dice - e spendendo il meno possibile. Ora ho una somma a disposizione che mi consentirà di stare via sei mesi. Dormirò in tenda o in sistemazioni che troverò via via utilizzando i social network. Ho previsto un budget di 10-15 euro al giorno, non di più». Il viaggio inizierà sabato, da piazza Duomo, quando dalle 10 alle 11 Tarantola saluterà gli amici e tutti quelli che vorranno essergli vicino alla partenza. Poi la destinazione sarà la Francia, poi la Spagna, prima di navigare fino in Marocco. Da lì la Mauritania, per poi giungere alla meta finale, il Senegal. «Racconterò tutto quanto nel mio blog - spiega - per cercare di cancellare i pregiudizi della gente nei confronti degli africani. Sono conscio che il mio viaggio non sia semplice e che potrei anche non farcela, fallire nel tentativo, l’ho messo nel credo, ma lo affronterò con grande tranquillità, proprio per dimostrare che chiunque può viaggiare». Questa passione per i viaggi avventurosi Tarantola l’ha coltivata nel tempo. Ha già raggiunto Barcellona in bicicletta, per vivere di quel turismo alternativo che lo avvicina alle abitudini della gente dei luoghi che visita. La sua avventura è stata sponsorizzata, attraverso la prestazione di servizi,  come ad esempio l’allenamento e la preparazione atletica dallo studio di Vigliano “Fisiokinetik”, dalla regolazione su sella della bici da “Velosystem”, dall'Acustica Biellese ed infine dallo studio grafico Feltyde per la creazione del logo e adesivi. Per chi volesse seguire l’avventura di Giulio Tarantola, il blog è giulioontheroad.wordpress.com. Non resta che accompagnarlo. Enzo Panelli

BIELLA - Una sfida con sè stesso, ma anche con il mondo che lo circonda. E’ quella che intraprenderà da sabato prossimo Giulio Tarantola, 25 anni, di Biella.  Partirà per il Senegal, un viaggio di quasi 6mila chilometri che lo porterà a conoscere diversi paesi africani. Ed è proprio l’Africa la sua grande passione. Che tenterà di raccontare attraverso il suo blog ai biellesi in particolare e agli italiani in generale. «Purtroppo - sottolinea - noto che c’è troppo razzismo in giro, spero di riuscire a far cambiare idea alla gente attraverso le mie parole e le mie esperienze, in questo viaggio che durerà sei mesi e che mi porterà a visitare posti che non sono assolutamente turistici». Giulio Tarantola soffre di una malattia degenerativa agli occhi, ma questo non fermerà la sua voglia di affrontare un’avventura difficile come un viaggio in bicicletta fino al Senegal. «Anzi - spiega - quando ho raccontato al medico che mi ha in cura la mia intenzione, mi ha spronato e mi ha consigliato di divulgare il più possibile la mia iniziativa, perché serva da stimolo a tutte le persone che hanno problemi. Credo che si possa e si debba vivere normalmente anche quando si hanno dei problemi come il mio. E’ questo, in primis, il mio messaggio». Giulio Tarantola per affrontare questa avventura ha risparmiato tanto. «Limitando le uscite - dice - e spendendo il meno possibile. Ora ho una somma a disposizione che mi consentirà di stare via sei mesi. Dormirò in tenda o in sistemazioni che troverò via via utilizzando i social network. Ho previsto un budget di 10-15 euro al giorno, non di più». Il viaggio inizierà sabato, da piazza Duomo, quando dalle 10 alle 11 Tarantola saluterà gli amici e tutti quelli che vorranno essergli vicino alla partenza. Poi la destinazione sarà la Francia, poi la Spagna, prima di navigare fino in Marocco. Da lì la Mauritania, per poi giungere alla meta finale, il Senegal. «Racconterò tutto quanto nel mio blog - spiega - per cercare di cancellare i pregiudizi della gente nei confronti degli africani. Sono conscio che il mio viaggio non sia semplice e che potrei anche non farcela, fallire nel tentativo, l’ho messo nel credo, ma lo affronterò con grande tranquillità, proprio per dimostrare che chiunque può viaggiare». Questa passione per i viaggi avventurosi Tarantola l’ha coltivata nel tempo. Ha già raggiunto Barcellona in bicicletta, per vivere di quel turismo alternativo che lo avvicina alle abitudini della gente dei luoghi che visita. La sua avventura è stata sponsorizzata, attraverso la prestazione di servizi,  come ad esempio l’allenamento e la preparazione atletica dallo studio di Vigliano “Fisiokinetik”, dalla regolazione su sella della bici da “Velosystem”, dall'Acustica Biellese ed infine dallo studio grafico Feltyde per la creazione del logo e adesivi. Per chi volesse seguire l’avventura di Giulio Tarantola, il blog è giulioontheroad.wordpress.com. Non resta che accompagnarlo. Enzo Panelli

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