Negli anni ’70, il 1° settembre 1976, a Biella, nei pressi del Giardino Zumaglini, di fronte allo chalet- gelateria, quella che sembrava una tranquilla serata di fine estate si trasformò in tragedia. Il vicequestore Francesco Cusano, 50 anni, venne ucciso durante un normale controllo di polizia. Due banditi, a bordo di una Fiat 131, spararono improvvisamente, il funzionario colpito a morte. Dopo oltre due anni di indagini, i responsabili furono identificati e arrestati: si trattava di militanti delle Brigate Rosse, già noti alle forze dell’ordine.
Cusano ucciso dalle Brigate Rosse
Una tranquilla serata di fine estate si è trasformata in tragedia, sconvolgendo Biella e l’intero corpo di polizia. Il vicequestore Francesco Cusano, che aveva 50 anni, venne assassinato da colpi di pistola durante un controllo accanto ai giardini pubblici. Era circa l’ora del cena, le 19.35, e quando Francesco Cusano è disceso con l’arma in pugno dalla sua Fiat 131 con la targa di Venezia, notando per l’appunto un’auto sospetta ferma davanti allo chalet. Il controllo sembrava routine, ma si trasformò in tragedia.
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