Il caso

Corradino, processo nomine Cordar: l’accusa chiede una pena di 8 mesi

L’udienza è stata aggiornata a mercoledì 22 giugno per la lettura della sentenza.

Corradino, processo nomine Cordar: l’accusa chiede una pena di 8 mesi
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È giunto alle battute finali il processo a carico del sindaco di Biella, Claudio Corradino, accusato del reato di abuso d’ufficio per aver - secondo l’accusa- favorito la nomina di Laura Leoncini nel Cda di Cordar.

Corradino e nomine Cordar

Durante l’udienza di oggi la pubblica accusa ha chiesto una condanna ad otto mesi di reclusione. La difesa ha invece chiesto l’assoluzione. Il procedimento si svolge con rito abbreviato, che prevede - in caso di condanna, lo sconto di un terzo della pena.

Le indagini

A far partire le indagini erano state le denunce presentate da due consiglieri comunali di Cossato, storicamente avversari dell’esponente del Carroccio: Stefano Revello e Roberto Tomat.

L’udienza è stata aggiornata a mercoledì 22 giugno per la lettura della sentenza.

Redazione Prima Biella

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