Coronavirus, il tempio crematorio potrebbe riaprire "a scopo sanitario"
Il decreto "Cura Italia" prevede che possa essere requisito dalla Protezione Civile.
Coronavirus, il tempio crematorio potrebbe riaprire "a scopo sanitario". Il decreto "Cura Italia" prevede che possa essere requisito dalla Protezione Civile.
Coronavirus, il crematorio potrebbe riaprire
Mentre il Comune di Biella attende la data del 16 aprile per riavere in mano quantomeno in teoria le chiavi del forno crematorio al centro dello scandalo delle cremazioni multiple, dopo la revoca definitiva della concessione alla Socrebi per «gravi e specifici inadempimenti della società», nulla si è ancora mosso fino a questo momento da parte della Protezione civile nazionale che, in base all’articolo 6 dell’ultimo decreto denominato “Cura Italia”, potrebbe addirittura requisire in modo temporaneo il sito a scopo sanitario.
Pronti a collaborare. Il sindaco, Claudio Corradino, non avrebbe nulla in contrario. «Nel modo più assoluto - conferma -. Non posso far altro che collaborare in questo triste momento per tutti. Mi hanno confermato che in caso di sequestro temporaneo da parte della Protezione civile, il forno potrebbe tornare in funzione al massimo in tre, quattro giorni. Ovviamente dovrebbe essere gestito da una società in grado di farlo. Se invece non succederà nulla, è nostra intenzione, non appena riavremo la disponibilità dell’impianto, di rifare un bando per l’appalto...».
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