presto un chiarimento

Coronavirus, caos trasporti sulle norme anti contagio: i ministri incontrano le regioni

Tutte le Regioni concordano sulla necessità di un chiarimento urgente.

Coronavirus, caos trasporti sulle norme anti contagio: i ministri incontrano le regioni
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Coronavirus, caos trasporti sulle norme anti contagio: i ministri incontrano le regioni. Tutte le Regioni concordano sulla necessità di un chiarimento urgente.

Coronavirus, caos trasporti

Potrebbe concretizzarsi già nelle prossime ore l’incontro sul tema del trasporto pubblico chiesto dalle Regioni ai Ministri delle Infrastrutture, della Salute e degli Affari regionali. È quanto è emerso oggi dalla Conferenza delle Regioni a Roma, cui ha partecipato l’Assessore regionale ai Trasporti, dopo l’incontro tecnico di ieri con i colleghi.

Tutte le Regioni concordano sulla necessità di un chiarimento urgente sulle norme di utilizzo del trasporto pubblico locale: l’ordinanza del Ministro della Salute che ripristina il distanziamento a bordo ha infatti gettato nel caos i trasporti degli ultimi giorni lasciando a terra moltissimi passeggeri. Le successive dichiarazioni del Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti circa la libertà delle Regioni di stabilire autonomamente il pieno carico o il carico parziale o il distanziamento a bordo sono giudicate prive di senso.

L’Assessore ai Trasporti della Regione Piemonte sottolinea come non si possano cambiare le regole ogni giorno e come sia inaccettabile lasciare le Regioni allo sbando in una decisione così cruciale per la sicurezza di tutti. Una situazione così incerta crea danno sia ai cittadini, che alla sera non sanno se il mattino successivo riusciranno a prendere il treno o il bus e viceversa, sia alle Istituzioni, che si sentono investite di una responsabilità non loro, sia la filiera del trasporto pubblico, che riversa ormai in grave sofferenza.

In attesa di conoscere le linee guida del Comitato Tecnico Scientifico e dell’incontro con i Ministri la Regione Piemonte mantiene il carico dei mezzi al 50%, come indicato nell’ordinanza del Ministro della Salute.

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