Controllo territorio: nove arresti, denunce, espulsioni
Un arresto, cinque denunciati per ricettazione di generi alimentari rubati, uno per il porto ingiustificato di un cacciavite di grosse dimensioni, gemello di quelli utilizzati dai ladri per scardinare in pochi istanti le porte delle abitazioni prese dei mira, tre borsoni pieni di merce recuperati contenenti tra le alte cose una sessantina di forme di parmigiano (oltre a caffè, confezioni di affettato, shampoo).
E per finire nove fogli di via firmati dal nuovo questore nei confronti di sette rumeni provenienti dal Torinese e due bulgari che risiedono in provincia di Milano. Tutti non potranno rimettere piede nel Biellese per almeno tre anni. E’ il lungo elenco di ciò che ha prodotto il servizio di prevenzione approntato negli ultimi giorni dalla polizia che ha operato lungo le principali strade biellesi con sei pattuglie (tre delle quali del Nucleo prevenzione crimine di Torino) oltre alle auto in borghese della Squadra mobile. E’ l’effetto dell’arrivo del nuovo questore, Salvatore Arena, e delle promesse fatte in conferenza stampa il giorno dopo il suo insediamento.
I controlli. Cinque rumeni sono stati fermati da una volante su un’auto station wagon. Nel bagagliaio sono stati trovati i tre borsoni di generi alimentari rubati in più discount: Lidl, Penny Market e Dimeglio. Tutto è già stato restituito. C’erano anche le forme di parmigiano del valore da sole di oltre 600 euro. Mentre i cinque rumeni venivano identificati e denunciati per ricettazione, gli agenti si sono resi conto che l’unica donna del gruppo, 27 anni, era ricercata in quanto colpita da ordine di carcerazione emesso dalla Procura di Torino. E’ così scattato l’arresto.
Cacciavite. Nel contesto dello stesso servizio, gli agenti hanno fermato anche una potente Audi station wagon con a bordo due bulgari di 27 e 28 anni, già noti alla giustizia. Uno aveva con sè il grosso cacciavite ed è stato denunciato.
Non è finita. «Questi due giorni di successi non sono una casualità - ha precisato ieri in conferenza stampa il vicequestore aggiunto Massimiliano Maset, dirigente della Divisione anticrimine - ma fanno parte di un servizio disposto e voluto dal questore. La gestione della sicurezza si attua con i continui controlli del territorio che d’ora in poi non mancheranno. Solo con la nostra maggiore presenza lungo le strade, anche con i servizi del “poliziotto di quartiere” nei luoghi dove possono esserci malintenzionati, la cittadinanza potrà ottenere maggiore fiducia nella polizia e nelle istituzioni».