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Contro le nuove misure del Governo, domenica i biellesi in piazza. Ecco tutti i dettagli

L'evento è in programma domenica 1° novembre alle 16 a Biella.

Contro le nuove misure del Governo, domenica i biellesi  in piazza. Ecco tutti i dettagli
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Contro le nuove misure del Governo, domenica i biellesi scendono in piazza. L'evento è in programma domenica 1° novembre alle 16 a Biella.

Contro le nuove misure  i biellesi scendono in piazza

Un tam tam che si rincorre sui social: da Facebook a WhatsApp: "Siete tutti invitati domenica 1 novembre alle 16 con ritrovo in piazza Vittorio Veneto a Biella, alla manifestazione di protesta e dissenso nei confronti  delle limitazioni e dei divieti sanciti dal Dpcm di domenica 25 ottobre" Dopo Torino, Milano, Verona e Firenze, anche Biella, al pari di altre province italiane, è pronta a far sentire la propria voce, in segno di protesta contro il DPCM varato dal Governo domenica, 25 ottobre. Ma con una raccomandazione che giunge da parte degli organizzatori: la dimostrazione, a Biella, sarà pacifica.

"L'evento in programma domenica 1° novembre alle 16 a Biella "Scelgo di Vivere" non si riconduce ad alcun schieramento politico e sindacale e non è stato organizzato da alcuna associazione. Nasce dal pensiero comune di tanti cittadini italiani che desiderano esprimere il proprio disagio del momento - spiegano dal movimento "Scelgo di Vivere" - . Nasce per dare voce a tutti quei cittadini desiderosi, nella totale legalità, di difendere il proprio diritto al lavoro, quel lavoro indispensabile al sostentamento del singolo e delle famiglie, nel pieno riconoscimento della società in cui credono fermamente e a tutela della vita stessa "Scelgo di vivere rischiando di non morire piuttosto che non vivere rischiando di morire" potrebbe essere lo slogan che accomuna il nostro pensiero e la nostra motivazioni. Dovrebbe essere la sola risposta a tutte le domande o critiche che verranno rivolte a questo evento".

I due biellesi spiegano gli scopi della manifestazione di domenica: "Questo sit in - raccontano -  vuole sensibilizzare le persone sulla gravità degli eventi, solidale con le persone impegnate "in prima linea" in questa emergenza, vicina al dolore delle famiglie che hanno visto i propri cari ammalarsi gravemente o abbandonarli. Riconosce la gravità degli eventi ma chiede altresì di accettarne la convivenza. È fermamente convinta che sarà la povertà economica, sociale ed emozionale che ne conseguirà il vero dramma di questa pandemia. Chiede di poter esprimere il proprio dissenso nel rispetto della normativa in termini di prevenzione del contagio, ripudia qualsiasi forma di violenza fisica e verbale, non vuole destabilizzare, terrorizzare, trasgredire, ma dare voce a tutte le persone che vorranno gridare in silenzio il proprio amore per la vita e il prossimo. Le persone che desiderano partecipare liberamente e civilmente all'evento di domenica 1 novembre a Biella sono invitate a seguirne il pensiero espresso in questo comunicato".

Le regole

Sarà una manifestazione silenziosa e pacifica, sarà obbligatorio indossare la mascherina e tenere la distanza di sicurezza rispettando il distanziamento minimo previsto per legge, sarà proibito inveire, insultare e assumere atteggiamenti riconducibili a mancanza di rispetto verso uno schieramento politico, verso le forze dell'ordine, verso qualsiasi categoria di lavoratore o classe sociale, sarà possibile esporre cartelli e striscioni a testimonianza del proprio disagio, del disagio della categoria di lavoratori o classe sociale di appartenenza senza comunque essere né offensivi né volgari. Il silenzio che accompagnerà questo evento sarà più rumoroso di mille parole, arriverà più lontano di qualsiasi pensiero, sarà la più bella dimostrazione di civiltà e unione nei confronti dell'Italia e di questa pandemia. Le forze dell'ordine saranno presenti a garanzia di sicurezza e a tutela dei partecipanti. "Scelgo di Vivere rischiando di non morire piuttosto che non vivere rischiando di morire" è la celebrazione della vita stessa e dell'amore, le sue idee non saranno mai di rivolta, ma di sensibilizzazione, coerenza e civiltà.

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