Condannato per il bacio rubato
Accusato di tentata violenza sessuale per aver cercato di baciare una donna dopo averla afferrata alle spalle, Abderrazzak Ezzine, 30 anni, di Cavaglià, origini marocchine, è stato condannato a sei mesi di reclusione con la condizionale.
Parte offesa era una donna di origini sudamericane che al processo ha confermato di essersi spaventata parecchio quella sera (erano quasi le 23) del 30 maggio di due anni fa quando era uscita di casa per buttare l’immondizia e - a suo dire - l’imputato l’aveva afferrata alle spalle e aveva cercato in tutti i modi di baciarla.
Lei si era messa a urlare per attirare gli amici che si trovavano in casa e nel frattempo era riuscita a divincolarsi dalla presa dello sconosciuto che in poche ore, grazie ad alcuni testimoni e a una foto, era stato identificato.
L’imputato (difeso dall’avvocato Enrico Melis) si è sempre difeso sostenendo che non era sua intenzione aggredire l’avvenente sudamericana. «Era buio, l’ho confusa con una conoscente, mi sono avvicinato, l’ho toccata su una spalla per chiamarla e lei si è messa a gridare a squarciagola. Le ho chiesto scusa, le ho spiegato che l’avevo scambiata per un’altra. Poi me ne sono andato».
Al termine della sua deposizione in tribunale, la donna ha spiegato al giudice d’aver perdonato il marocchino, «anche se - ha concluso - non sono mai riuscita a comprendere le sue vere intenzioni.
V.Ca.