Condannato a 4 anni
E’ arrivato in tribunale a Biella sotto scorta dal carcere di San Vittore, Giovanni Marcarini, 47 anni, novarese, che ieri mattina doveva rispondere di due rapine in farmacia, una commessa a Biella il 20 novembre scorso, la seconda a Milano due giorni dopo, prima di essere arrestato al termine di uno scontro a fuoco con due carabinieri che lo avevano riconosciuto, uno dei quali era riuscito a colpirlo in pieno a una gamba. Precedenti alle spalle da vendere, grilletto facile, sguardo da duro, nel tragitto dal cellulare all’aula Marcarino ha abbozzato un sorriso solo al suo difensore, l’avvocato Giorgio Triban. Ha quindi affrontato il processo con rito abbreviato davanti al giudice dell’udienza preliminare, Claudio Passerini. Grazie allo sconto per il rito, è stato alla fine condannato a quattro anni, cinque mesi e dieci giorni di carcere più 4 mila euro di multa.
La storia. Marcarini, un passato con la droga e un curriculum fitto di precedenti, era ospite in una particolare comunità che ha sede al Vernato. Si era però visto respingere la richiesta di detenzione alternativa. Aveva così capito che da lì a pochi giorni sarebbe tornato in carcere per saldare la sua ultima pendenza: un arresto del maggio 2011 per rapina e porto abusivo di armi. Ha così deciso di scappare. Per fare cassa è entrato nella farmacia che già conosceva per esserci stato altre volte, la “Marinoni”, con le vetrine che s’affaccinao lungo via Ivrea. Era a volto scoperto con il solo bavero della giacca sollevato. Ha puntato la pistola contro la farmacista e minacciato due sue colleghe e una cliente (peraltro un noto avvocato di Biella). Un’arma vera, come si è poi scoperto in seguito, la stessa usata per minacciare i carabinieri pochi giorni dopo a Milano: una Bruni calibro 7,65 con matricola abrasa e colpo in canna. Si è fatto consegnare 2.500 euro ed è scappato. Due giorni dopo aveva rapinato un’altra farmacia a Milano per un bottino di quasi 500 euro. Poche ore dopo era stato arrestato.