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Con sblocco licenziamenti a rischio 92mila posti di lavoro

L'allarme viene lanciato dalla Cgil

Con sblocco licenziamenti a rischio 92mila posti di lavoro
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Con sblocco licenziamenti a rischio 92mila posti di lavoro.

I dati di Ires

Mentre governo e sindacati litigano sul blocco dei licenziamenti, il Piemonte inizia a fare i conti sulle possibili conseguenze. Ires, in una anticipazione al Corriere Torino, segnala che nel secondo trimestre del 2020, ossia alla fine della prima fase dell’emergenza pandemica coincidente con il lockdown, gli occupati sono calati di circa 63.000 unità, -3,4% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno (da 1.832.000 a 1.769.000).

Le stime sul 2021

«In Piemonte da inizio anno a ottobre si sono persi 82 mila occupati, 63 mila da lavoro dipendente, cioè contratti a termine cancellati e non sostituiti, e 19 mila da lavoro autonomo», enumera Claudio Stacchini della contrattazione Cgil citando dati Ires Cgil su dati Istat. «Sono il 4,5% degli occupati totali del Piemonte. Se il blocco dei licenziamenti verrà tolto stimiamo, in base a statistiche Istat e al fatto che siamo la regione a più bassa qualificazione del Nord, una perdita del 5% dell’occupazione, vale a dire altri 92mila posti di lavoro: uniti a quelli già persi, in un anno significherebbe 174mila persone a spasso».

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