Nella cascina di Candelo

Colpì il fratello con un'accetta: chiesti quattro anni e mezzo

L'imputato ha chiesto scusa e ha risarcito il danno. Non ci sarà la parte civile.

Colpì il fratello con un'accetta: chiesti quattro anni e mezzo
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Colpì il fratello con un'accetta: chiesti quattro anni e mezzo.

Il danno è stato risarcito

La Pubblica accusa ha chiesto la condanna a quattro anni e mezzo di reclusione per Renzo Peretto, 53 anni, di Candelo, accusato del tentato omicidio del fratello minore di dieci anni che aveva colpito con un'accetta. L’imputato - difeso dall’avvocato Giuseppe Ruffier di Novara - ha risarcito il danno. Il fratello non si è quindi costituito parte civile. La sentenza è attesa per il prossimo 15 dicembre.

Litigio di notte

I fatti risalgono al 4 luglio dell’anno scorso e sono avvenuti nella cascina di famiglia a Candelo. La segnalazione era arrivata intorno alle 3 di domenica notte, quando la madre anziana dei due uomini, aveva chiamato i Carabinieri in quanto spaventata da una lite che aveva ormai preso una brutta piega. All’arrivo delle forze dell’ordine, il fratello minore Valter, 41 anni, si stava allontanando dall’abitazione con il capo sanguinante.

Per delle mucche in più

La ricostruzione dei fatti non lasciava spazio a dubbi: i fratelli avevanoominciato a litigare furiosamente per questione di bestiame (il minore aveva più capi rispetto al maggiore) fino a quando la situazione è degenerata. Dalle parole si è passati ai fatti in pochi istanti: i due hanno cominciato a lottare fino a quando il più grande, spinto dall’odio, avrebbe preso in mano un’accetta per colpire il fratello. Tutto sotto gli occhi della mamma, che, dopo aver cercato di farli smettere, ha chiamato il 112. Il suo spavento si è trasformato in terrore quando ha visto il figlio minore che perdeva sangue dalla testa.

Ha chiesto scusa

Per fortuna, il colpo non è andato completamente a segno, tanto che la ferita è stata suturata all’ospedale e giudicata guaribile in pochi giorni. Ma quando i Carabinieri sono arrivati, hanno proceduto all’arresto del fratello maggiore che ora rischia una pesante condanna nonostante si sia subito pentito del grave gesto e abbia chiesto sin dal principio scusa al fratello poi peraltro risarcito.

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