smascherato in 24 ore

Cinquantenne biellese simula rapina al Bancomat per timore di dire alla moglie di aver sperperato il denaro

"Due uomini mi hanno aggredito e rapinato di 1500 euro". Ma si era inventato tutto

Cinquantenne biellese simula rapina al Bancomat per timore di dire alla moglie di aver sperperato il denaro
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Si è presentato ai Carabinieri di Cossato raccontando di essere stato appena rapinato, subito dopo aver prelevato al Bancomat 1500 euro. Ma si era inventato tutto. Messo alle strette dai militari è crollato e ha ammesso di aver simulato la rapina: "Aveva paura di raccontare ai famigliari di aver sperperato il denaro"

In 24 ore il caso risolto dai carabinieri: "Nessuna traccia dei rapinatori dalle telecamere della zona"

L'episodio risale al primo pomeriggio di lunedì 10 giugno. Protagonista un cinquantenne residente in provincia, che si è presentato alla Stazione Carabinieri di Cossato denunciando di essere stato appena rapinato di 1500 euro, prelevati pochi minuti prima presso un bancomat cittadino. L'uomo aveva raccontato che due individui lo avevano aggredito strappandogli di mano il denaro e si erano dati alla fuga a piedi.

I militari hanno immediatamente diramato le ricerche attraverso la Centrale Operativa dell’Arma di Biella che ha allertato tutte le auto di pattuglia presenti in circolazione, con ricerche estese anche a Biella.

Qualcosa non tornava ai carabinieri, che hanno convocato l'uomo in caserma e lo hanno smascherato

Il 50enne aveva fornito una sommaria descrizione dei due rapinatori ma qualcosa sin da subito non aveva convinto gli inquirenti. Sono state raccolte le dichiarazioni dei testimoni ed acquisite le immagini delle telecamere dei sistemi di videosorveglianza pubblici e privati presenti nel centro cittadino.

"Durante l’approfondita analisi dei singoli fotogrammi passati al vaglio dei carabinieri - fanno sapere dalla Compagnia di Biella - non è stata trovata alcuna traccia dei due presunti malfattori. Di più, non vi era riscontro alle affermazioni del denunciante. Quest’ultimo, invitato nuovamente in caserma per chiarire tutti gli aspetti della vicenda, si è mostrato particolarmente lacunoso e contradditorio nelle risposte date alle stringenti domande postegli dagli investigatori e, resosi conto di essere stato smascherato, è crollato ed ha ammesso di aver simulato il reato. Pare che la causa vada ricercata nel bisogno di giustificare uno sperpero immotivato di danaro fatto all’insaputa dei familiari.

Del fatto è stata informata la Procura della Repubblica di Biella che valuterà le responsabilità penali a carico dell’uomo.

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