"Ci sono persone sospette che si aggirano in zona!". Testimoni di Geova nel mirino
Due casi in dieci giorni. In entrambi i casi uomini, donne e ragazzini fermati e identificati dai Carabinieri che hanno chiarito l'equivoco
"Apra la sua porta, faccia presto... Non importa cosa crede lei di questo movimento... Lo chiami pure, se ritiene, il capo della polizia" cantava Max Gazzè (nella foto un frame del videoclip) descrivendo in modo tra il giocoso e l'inquietante una canonica visita dei Testimoni di Geova. Ed ' successo davvero. Qualcuno - e per ben due volte a dieci giorni di distanza - la Polizia (o i Carabinieri) li ha chiamati per davvero.
Una prima volta lo scorso 31 dicembre, giorno di San Silvestro, ultimo dell'anno. Un cittadino di Graglia, poco dopo le 10,30 del mattino ha segnalato al 112 la presenza di due donne sospette che si aggiravano sotto le case, osservavano, forse in attesa di trovare il campanello giusto a cui suonare per professore la loro vede. Sono arrivati i Carabinieri. Le due donne erano ancora in zona: "Siamo Testimoni di Geova" hanno detto ai militari, sono state identificate e hanno potuto riprendere il loro giro.
Ieri un nuovo intervento richiesto a Netro
Ieri mattina, giovedì 9 gennaio, un nuovo episodio. Questa a volta a Netro. Un abitante del paese ha contattato direttamente il comandante della stazione segnalando un'auto sospetta con quattro persone a bordo che si aggirava nel paese. Temeva fossero dei ladri che stavano compiendo un sopralluogo per un eventuale furto. I carabinieri hanno intercettato la vettura (una Nissan) pochi minuti dopo. A Bordo vi era un nuovo di 75 anni, una donna di 32 e due ragazzi di 21 e 22 anni: Testimoni di Geova pure loro. I due ragazzini, evidentemente, apprendisti nell'arte di imbonire tutti "i poveretti che hanno perso il senso immenso della vita" come ci canterebbe appunto Max Gazzè.