Chiusa un'altra sala scommesse

Chiusa un'altra sala scommesse
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La Polizia Amministrativa, nel corso di mirata attività di contrasto alle attività criminali nel settore dei giochi e delle scommesse, ha accertato che un cittadino ligure di 34 anni recentemente stabilitosi a Biella, aveva aperto una sala scommesse nel pieno centro di Biella, senza ottenere la licenza.

L’operazione, condotta con servizi di appostamento ed osservazione dall’esterno della sala, ma anche mischiandosi tra gli scommettitori, ha consentito di appurare che il predetto, dietro lo schermo di un semplice “internet point”, attività questa solo secondaria, aveva raggiunto un accordo commerciale con un allibratore maltese, non autorizzato ad operare in Italia, aprendo di fatto una sala di raccolta scommesse, dove, in aperta violazione della normativa italiana di settore, venivano accettate e agevolate scommesse su eventi sportivi, successivamente inoltrate all’allibratore straniero attraverso un collegamento internet con il bookmaker; nello specifico, il titolare dell’esercizio, oltre a fornire materiale con il palinsesto di tutti gli eventi sportivi sui quali puntare, riceveva direttamente il denaro contante, inseriva le giocate e saldava agli scommettitori le eventuali vincite realizzate.

Poiché la normativa italiana prevede che la raccolta di scommesse, sul territorio italiano, è consentita soltanto ad operatori che abbiano ottenuto, a seguito di gara ad evidenza pubblica, apposita concessione da parte dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli, all’interno di agenzie autorizzate dalle Questure competenti, accertata l’assenza della licenza, il gestore dell’agenzia è stato deferito all’Autorità Giudiziaria per il reato di “esercizio abusivo di raccolta scommesse e di intermediazione nell’attività di raccolta scommesse”. Contestualmente, gli agenti hanno proceduto al sequestro dei locali dell’agenzia, dei computers utilizzati per l’attività e del denaro incassato nella giornata.

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