Centro Italia devastato dal terremoto

Chi ha mai sentito parlare di Accumoli, prima di queste ultime concitate ore? Chi è mai stato a Amatrice? O ha avuto modo di passare per Arquata del Tronto? È, questa, una geografia passata dalla provincia alla ribalta nazionale; tutto per il disastroso terremoto che si è abbattuta nella zona compresa tra le province di Rieti e Ascoli Piceno. E che ha fatto di Accumoli il comune italiano di 667 abitanti oggi un borgo cancellato. E di Amatrice, entrato l’anno scorso nel club “I borghi più belli d'Italia”, un centro completamente distrutto.
Circa 200 scosse, per un sisma di magnitudo 6.0. La prima è stata avvertita alle 3.36. E a quell’ora si sono fermate le lancette dell’orologio della torre civica di Amatrice. Il bilancio segue le operazioni dei soccorsi, di chi scava tra le macerie e rincorre anche i più flebili segnali di vita. Al Pronto Soccorso di Ascoli e di San Benedetto del Tronto, stando alle notizie al momento in cui si scrive, sono arrivati almeno 81 feriti, di cui 7 in gravi condizioni, 153 sono ricoverati nelle strutture del Lazio, 29 a L'Aquila. I morti accertati sinora sarebbero già 120, ma il tragico bilancio è destinato a crescere per numero di dispersi.
E Biella, di fronte a questa emergenza, ha risposto subito. Otto volontari della Protezione Civile e quattro del Soccorso alpino sono partiti alla volta di Amatrice per offrire il loro aiuto. Sono pronti a partire, nei prossimi giorni, per dare una mano, anche tantissimi altri soccorritori: Vigili del fuoco, Croce Rossa e volontari del Corpo antincendi boschivi. Sono tutti in pre-allerta, attendono istruzioni dai rispettivi comandi regionali.
I primi a muoversi sono stati i volontari della protezione civile che, ieri alle 14, avevano già raggiunto i colleghi di Alessandria e formato la colonna mobile dei soccorsi. «Per ora - spiega Gianni Bruzzese, uno dei responsabile della Protezione civile - sono partiti otto autisti con i rispettivi mezzi e delle piccole ruspe, indispensabili per scavare tra le macerie. La prossima settimana manderemo giù anche i volontari».
I quattro volontari del Soccorso alpino sono partiti ieri sera, dopo essersi uniti ad altri circa 20 volontari provenienti dalle altre province piemontesi. tra di loro quattro tecnici di soccorso speleologico specializzati nelle disostruzioni.
Giovanna Boglietti
Sh.C.
Leggi le testimonianze dei biellesi che si trovavano nella zona colpita dal terremoto sull’Eco di Biella di giovedì 25 agosto 2016
Chi ha mai sentito parlare di Accumoli, prima di queste ultime concitate ore? Chi è mai stato a Amatrice? O ha avuto modo di passare per Arquata del Tronto? È, questa, una geografia passata dalla provincia alla ribalta nazionale; tutto per il disastroso terremoto che si è abbattuta nella zona compresa tra le province di Rieti e Ascoli Piceno. E che ha fatto di Accumoli il comune italiano di 667 abitanti oggi un borgo cancellato. E di Amatrice, entrato l’anno scorso nel club “I borghi più belli d'Italia”, un centro completamente distrutto.
Circa 200 scosse, per un sisma di magnitudo 6.0. La prima è stata avvertita alle 3.36. E a quell’ora si sono fermate le lancette dell’orologio della torre civica di Amatrice. Il bilancio segue le operazioni dei soccorsi, di chi scava tra le macerie e rincorre anche i più flebili segnali di vita. Al Pronto Soccorso di Ascoli e di San Benedetto del Tronto, stando alle notizie al momento in cui si scrive, sono arrivati almeno 81 feriti, di cui 7 in gravi condizioni, 153 sono ricoverati nelle strutture del Lazio, 29 a L'Aquila. I morti accertati sinora sarebbero già 120, ma il tragico bilancio è destinato a crescere per numero di dispersi.
E Biella, di fronte a questa emergenza, ha risposto subito. Otto volontari della Protezione Civile e quattro del Soccorso alpino sono partiti alla volta di Amatrice per offrire il loro aiuto. Sono pronti a partire, nei prossimi giorni, per dare una mano, anche tantissimi altri soccorritori: Vigili del fuoco, Croce Rossa e volontari del Corpo antincendi boschivi. Sono tutti in pre-allerta, attendono istruzioni dai rispettivi comandi regionali.
I primi a muoversi sono stati i volontari della protezione civile che, ieri alle 14, avevano già raggiunto i colleghi di Alessandria e formato la colonna mobile dei soccorsi. «Per ora - spiega Gianni Bruzzese, uno dei responsabile della Protezione civile - sono partiti otto autisti con i rispettivi mezzi e delle piccole ruspe, indispensabili per scavare tra le macerie. La prossima settimana manderemo giù anche i volontari».
I quattro volontari del Soccorso alpino sono partiti ieri sera, dopo essersi uniti ad altri circa 20 volontari provenienti dalle altre province piemontesi. tra di loro quattro tecnici di soccorso speleologico specializzati nelle disostruzioni.
Giovanna Boglietti
Sh.C.
Leggi le testimonianze dei biellesi che si trovavano nella zona colpita dal terremoto sull’Eco di Biella di giovedì 25 agosto 2016