"Cella liscia" e "Cella acquario" per le torture dei detenuti. 45 indagati tra guardie carcerarie, medici e dirigenti
Bufera giudiziaria sul carcere di Ivrea. Sotto inchiesta secondini, medici ed ex direttori degli ultimi due anni
Clamorosa inchiesta quella che si è abbattuta nelle scorse ore sul carcere di Ivrea, dove 45 persone, tra agenti di polizia penitenziaria, funzionari, ex direttori e medici risultano indagati per torture, pestaggi e privazioni imposte ai detenuti della casa circondariale eporediese. I detenuti vivevano scene che parevano tratte da film epici tipo Alcatraz, Fuga di mezzanotte o le Ali della libertà.
Trentasei perquisizioni in carcere e a casa dei 45 indagati
Secopndo quanato fatto trapelare dalla procura di Ivrea sarebbero in totale 45 gli indagati. Violenze fisiche e psichiche denunciate da numerosi detenuti e risalenti nel tempo, fino a due anni fa. Accuse di torture che si sommano a quelle di falso in atto pubblico. I soprusi subiti dai carcerati sarebbero stati documentati fino all'estate scorsa. Documentata l'esistenza di una cosiddetta "cella liscia" e di una seconda cella, ribattezzata l'"acquario" nelle quali gli sventurati subivano percosse o venivano tenuti in isolamento, privati dei loro diritti più elementari, compreso quello di colloquiare con i propri legali.
Gli indagati non sospettavano dell'esistenza di un'inchiesta a loro carico. Ne sarebbe prova il fatto che le violenze sarebbero stata perpetrate fino a pochi giorni fa. Questa mattina, per tanti detenuti del carcere di Ivrea, l'incubo è finito.